porti e logistica

La voce corre da giorni negli ambienti portuali
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Claudio Burlando sarebbe il candidato della ministra Paola De Micheli al ruolo di presidente dell’Autorità di sistema del mar ligure occidentale, che governa i porti di Genova e Savona. La voce, negli ambienti del porto, corre da qualche giorno. Il mandato dell’attuale presidente, Paolo Emilio Signorini, scade il 5 dicembre prossimo.

L’esponente del Partito Democratico, già ministro ai Trasporti tra il 1996 e 1998 nel governo Prodi, è ovviamente molto gradito al Partito Democratico che punta a riprendere in mano un asset fondamentale dell’economia della Liguria. Le amministrazioni liguri, invece, puntano alla conferma dell’attuale presidente.

Il nome di Burlando presenta diverse insidie. Il presidente, innanzi tutto, viene nominato dal ministro ai Trasporti d’intesa con il presidente della regione: cosa succederà se Giovanni Toti sarà confermato governatore? Accetterà la decisione di Paola De Micheli senza protestare? E se la ministra dovesse tirare diritta per le sua strada, dobbiamo aspettarci cinque anni di frizioni continue tra Palazzo San Giorgio e piazza De Ferrari? E’ un rischio che il porto e la città possono permettersi?

E il Movimento 5 Stelle cosa ne pensa? Burlando, il grande nemico dei grillini (assieme alla sua ‘delfina’, Raffaella Paita), sarà d’improvviso un alleato? La cosa potrebbe non stupire: del resto noi di Primocanale in QUESTO articolo descrivevamo, nell’ottobre dell’anno scorso, l’attività di mediazione che l’ex governatore stava svolgendo (con il benestare di Beppe Grillo) per avvicinare Pd e Movimento 5 Stelle in vista delle elazioni regionali. Uno scenario che ha preso forma a ridosso del voto elettorale.

Ma Burlando è ancora un uomo del Pd? Considerati i suoi rapporti d’acciaio con Raffaella Paita, transitata in Italia Viva di Matteo Renzi dopo la scissione, la domanda è più che legittima. Dietro la sua possibile candidatura a presidente dell’Autorità portuale ci sono anche le manovre del partito di Renzi?

Intanto la politica sembra avere comunque messo il suo zampino nelle nomine del consiglio di amministrazione dell’Aeroporto di Genova: l’ex deputato Pd Mario Tullo, una vita passata nel partito, è subentrato a Renato Redondi. Un super consulente, professore associato all’università di Bergamo, direttore scientifico del Centro internazionale per gli studi sulla competitività dell’industria aeronautica, già membro dei Cda degli aeroporti di Bergamo e Genova, sostituito da un politico al quadrato, benché certamente in possesso di un ampio bagaglio di conoscenze nel settore trasporti. Il nome di Tullo è in quota all’Autorità di Sistema portuale su precisa indicazione del ministro De Micheli: è questa la nuova linea?