cronaca

Esplode la rabbia dei passeggeri
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Capotreno aggredito da un passeggero che ha reso necessario l'intervento della Polfer e del personale sanitario. Scoppia la rabbia all'interno dell'Intercity 35662 partito questa mattina da Livorno e diretto a MIlano centrale. E per i passeggeri è un vero e proprio viaggio da incubo.


Il convoglio arrivato all'altezza di Genova Pontedecimo ha subito la rottura del locomotore. A quel punto stop alla corsa obbligato per sostiture il locomotere. Il convoglio ha raggiunto oltre un'ora e mezza di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Infuriati i passeggeri che a causa del problema hanno perso le diverse coincidenze. Il treno è poi ripartito ma arrivato ad Arquata ecco il nuovo guasto, ancora al locomotore.  Una volta riparato il problema il treno era pronto a ripartire quando alcuni viaggiatori hanno tirato il freno di emergenza. Poi il caos, con il capotreno aggredito. Sul posto l'intervento della Polfer e del personale sanitario che ha prestato le prime cure all'uomo. Il treno poi è ripartito in direzione Milano. Ma per le persone a bordo si tratta di un viaggio da incubo. "Da questa mattina alle 10 siamo senza comunicazione di nessun tipo, le porte dei treni sono bloccate" questa la testimonianza di uno dei passeggeri a bordo che denucia la situazione da inccubo vissuta sull'Intercity 35662.

Era già iniziato male la giornata lungo le ferrovie della Liguria
. Questa mattina disagi sulla linea La Spezia-Genova per un guasto allo scambio. Forti le lamentele delle persone a bordo che hanno perso le coincidenze. Ancora una giornata da incubo dunque per chi si muove in treno. Ancora accese le polemiche per il caos di venerdì 16 quando ben 23 treni sono stati cancellati per 'mancanza di personale' Trenitalia. Ennesima situazione che va a penalizzare turisti e pendolari.

L'Intercity è ripartito e ha raggiunto Milano con quattro ore di ritardo
, mentre nel frattempo per l'aggressione al capotreno sarebbe stato identificato un passeggero austriaco in viaggio con la famiglia.




- LA NOTA DELLA CGIL:


"Questa volta l’aggressione è risultata peggiore del solito, perché il clima tra i viaggiatori è risultato incattivito dagli annunci di Trenitalia del 16 di agosto, che imputavano ingiustamente alle malattie del personale le cause delle soppressioni di 23 treni in Liguria.
Da tempo come sindacato denunciamo inascoltati i pesantissimi disservizi dei treni Intercity che servono la Liguria. Questo è solo l’ennesimo degli episodi che si sono verificati quest’estate tra guasti alla climatizzazione, errori nelle prenotazioni e rotture di locomotori.
Il personale diventa in questi casi capro espiatorio per gli errori della classe dirigente di Trenitalia, che ha deciso di non investire su questo segmento nonostante gli ingenti contributi pubblici che il Ministero dei Trasporti paga alla società per il contratto di servizio universale"