cronaca

Servono 100 mila euro, ma i privati cederebbero gratuitamente i terreni
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Trenta nuclei familiari, un centinaio di persone in attesa di risposte che non arrivano da decenni. Dopo alcuni incidenti, anche gravi, episodi legati a incendi di abitazioni, nella piccola frazione di Quiassi a Ceranesi, gli abitanti alzano la voce per chiedere un intervento deciso almeno a garantire la minima sicurezza in caso di emergenza. Lungo la strada che conduce ai Piani di Praglia, gli abitanti invocano un allargamento della strada comunale in maniera urgente.

“La nostra richiesta è quella di consentire almeno l’intervento di mezzi di soccorso” spiega l’abitante Davide Montaldo. Gli fa eco Michela Bisio: “Il nostro è un borgo di tanti bambini, ma ci sono anche molti anziani che hanno bisogno di assistenza medica. In queste condizioni risulta difficile se non impossibile”. Filippo Brondolo aggiunge: “Non parliamo di cifre astronomiche. Per questo confidiamo di non essere lasciati soli”. 

Oltre agli allargamenti giudicati primari e urgenti, c'è poi il capitolo regimazione acque e dissesto. Ma da Quiassi ribadiscono: un punto alla volta, ora la sicurezza. Tra loro anche un vigile del fuoco che denuncia la pericolosità dell'attuale stato: “Se non si fa qualcosa da qui non si passa e la situazione può diventare davvero grave” dichiara Andrea Manitto. Alcuni abitanti sottolineano che la cessione dei terreni per l'intervento sarebbe gratuita: "Non vogliamo nulla, a patto che il Comune si faccia carico di questa situazione in modo adeguato". 

Ma dal Comune di Ceranesi, la sindaco Emanuela Molinari non lascia spazio a speranze immediate: “Sappiamo della storica criticità, tuttavia, non possiamo dare tempistiche ufficiali. Per noi resta un’azione molto onerosa”.