cronaca

Il carnivoro ripreso grazie alle fototrapole
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Dall'Africa, passando per la Francia e sino alle Alpi Liguri: gli avvistamenti di genette, un piccolo carnivoro da tempo sparito in Italia, sono sempre più frequenti in Liguria.

La riprova sono le bellissime immagini riprese in piena notte da una foto trappola il 24 novembre scorso in località San Romolo, nell'Imperiese, dove si vede bene l'animale avanzare in modo circospetto nel buio in cerca di cibo.

Non è la prima volta che una genetta viene avvistata e ripresa dalle foto trappole. Questo elegante mammifero della famiglia dei Viverridi lungo una cinquantina di centimetri (più una lunga coda) non è facile da avvistare perché solitario e amante delle boscaglie e di ambienti rocciosi poco frequentati dall'uomo.

Il più delle volte i suoi avvistamenti avvengono nel parco regionale delle Alpi Liguri, in provincia di Imperia e in particolare la val Roja, la stessa zona dove era stata già segnalata per la prima volta nel 2008 e nel 2018.

L’inconfondibile silhouette della genetta, muso appuntito e pelliccia maculata, in passato era stata avvistata anche nell’area del monte Grammodo.

Di origine africana, la genetta, in Europa è diffusa nella parte meridionale della Spagna e della Francia, dove sembra sia stata introdotta dai Saraceni, o forse ancora prima dai Romani, grandi globalizzatori dell’antichità, che portarono in Italia molte altre specie di valore naturalistico, quali il fagiano, tra gli uccelli, o la pianta del castagno.

La genetta è inserita nella lista rossa delle specie minacciate insieme a quella di altre specie di grande valore conservazionistico presenti nei monti del ponente ligure e anch’esse fotografate dalle foto-trappole installate dai ricercatori, quali un giovane Lupo, una martora e addirittura un raro esemplare di volpe albina.

La presenza della genetta nell'Imperiese è stata segnalata anche agli agenti del nucleo vigilanza faunistica e ambientale della regione Liguria che il compito di monitorare ogni animale selvatico in ambito urbano e non solo.

Curiosità che esemplifica quanto poco sia conosciuta, anni fa una genetta venne sequestra in casa di un genovese abitante in un bosco sulle alture del ponente della città. Nella prima relazione di servizio l'agente del commissariato di zona che la confiscò ignorandone il nome la definì un "leopardo nano".