salute e medicina

Resta stabile l'andamento delle liste d'attesa
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E' il centro trapianti dell'ospedale San Martino di Genova il più attivo a livello nazionale nei primi sei mesi del 2020 per quanto riguarda le operazioni di trapianto al rene. Otto interventi tra gennaio e giugno 2020, più di uno al mese. L'emergenza Covid ha però bloccato le attività un po' in tutto il Paese. A pagarne le conseguenze è stata tutta la sanità, anche i trapianti hanno subito un drastico calo.

I due maggiori centri italiani di trapianto pediatrico si confermano l'Ospedale Bambino Gesù di Roma e il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che hanno realizzato da soli la metà degli interventi della prima parte di quest'anno (rispettivamente 16 e 14). Il Bambino Gesù ha effettuato in assoluto il maggior numero di trapianti di cuore in Italia (5), mentre Bergamo è prima per numero di trapianti di fegato (11). Nel 23% dei casi il ricevente aveva meno di 2 anni, nel 18% ne aveva tra 2 e 6, nel 17% tra 6 e 11 mentre il 42% dei trapiantati aveva piu' di 11 anni. Sul fronte delle donazioni, invece, nel primo semestre 2020 sono stati 17 i minori deceduti in rianimazione le cui famiglie hanno acconsentito al prelievo dei loro organi: in 8 casi si è trattato di bambini con meno di 6 anni.

Resta stabile l'andamento delle liste d'attesa. A oggi i pazienti registrati sono 222 (erano 218 il 1 gennaio 2020, 222 nel 2018): 7 hanno meno di 2 anni (aspettano tutti un fegato), 51 tra 2 e 6 anni, 32 tra 7 e 10 e 132 piu' di 11 anni. Gli iscritti alla lista d'attesa del rene sono quasi la meta' del totale (47%), seguono i bambini in attesa di un cuore nuovo (25%), di un fegato (23%) e di polmoni (5%). Nel primo semestre 2020 l'indice di soddisfacimento complessivo delle liste d'attesa (ovvero il numero di pazienti trapiantati rispetto a quelli iscritti a inizio anno) è stato del 27,5%: più alto per i bambini che aspettano un fegato (42%), più basso per la lista del cuore (15%), più o meno in linea per gli altri organi (rene 22%, polmone 25%).

Nei primi sei mesi del 2020 sono stati 60 i bambini e i ragazzi che hanno ricevuto un trapianto, mentre in questo momento sono ancora 222 quelli iscritti in lista d'attesa. I dati del programma pediatrico del Centro nazionale trapianti - pubblicati in occasione della Giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza - confermano la tenuta dell'attività di quest'anno nonostante l'impatto della pandemia sul sistema sanitario. Le proiezioni del Sistema informativo trapianti, spiega una nota, ipotizzano che a fine anno il calo sarà intorno al 7-10%. Gli organi maggiormente trapiantati nei bambini quest'anno sono stati il rene (42%) e il fegato (38%), meno frequenti gli interventi che riguardano il cuore (17%) e i polmoni (3%)