cronaca

Le denunce di pescatori e baristi del litorale fra Punta Vagno e corso Marconi
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Cumuli di spazzatura e di bottiglie di birre vuote, resti di accampamenti sulla spiaggia, baracche sventrare e date alle fiamme trasformate in discariche, giacigli pure su un vecchio gozzo.

E' l'avvilente cartolina che offre il tratto di lungomare di Genova fra corso Italia e piazzale Kennedy,
 alla Foce, luogo in teoria di passeggio e di incontro per i genovesi e pure per i turisti, di fatto una terra di nessuno da cui conviene girare alla larga.

La denuncia parte da Tommaso Terenzio, pensionato dell'Italsider del circolo pescatori San Pietro (fra l'altro residente in via Porro, sotto il nuovo ponte San Giorgio), "è uno schifo e nessuno fa nulla per risanare la zona" esemplifica indicando la spazzatura accumulata.

Il degrado è confermato da Massimo Bergamini, titolare da anni del chiosco bar di corso Marconi
, a due passi dal prestigioso ristorante Giacomo: "Qui ci sono pochi controlli e poche pulizia, è come se fosse una terra di nessuno" esemplifica, "e la situazione è peggiorata ancora di più da quando per motivi incomprensibili sono stati tolti i bidoni della spazzatura, ora la gente butta la spazzatura nelle aiuole".