cronaca

Genova, lo zoologo, "attenti al lupo? No, più pericoloso chi sfama i cinghiali"
1 minuto e 45 secondi di lettura
Attenti al lupo, anzi no, attenti ai cittadini che offrono da mangiare ai cinghiali urbani.
Lo afferma lo zoologo e docente universitario genovese Andrea Marsan, accorso sul Bisagno su richiesta di Primocanale per commentare l'apparizione in pieno giorno sul greto del torrente di un giovane lupo. Forse lo stesso ripreso da una fototrappola sulle alture di Molassana, in via Lodi e sospettato di avere predato due pecore di un contadino. Un'altra predazione da parte dei lupi è avvenuta a Davagna, sempre in Valbisagno, dove è stato uccisa una capra. I due attacchi sono confermati dagli agenti della polizia regionale titolari della gestione della fauna selvatica in ambito urbano.

"Premesso che non è è ancora certo che quello ripreso nel Bisagno sia davvero un lupo -
spiega Marsan - è bene precisare che l'ultima notizia di un attacco di un lupo ad un uomo risale a 200 anni fa. Insomma il lupo non rappresenta un rischio per l'uomo, per ora" aggiunge lo zoologo rispondendo anche ad un cittadina di Molassana che ha svelato: "Da quando ho visto il video del lupo nel greto non vado a passeggiare da sola sul vecchio acquedotto romano, non si sa mai".
Marsan però è categorico: "I rischi più reali per i genovesi arrivano da chi offre da mangiare ai cinghiali, animali che come i caprioli scendono in città per il cibo e possono rappresentare un pericolo vero per chi va in auto e moto".
Marsan poi racconta di come sempre più spesso in città vengano avvistati non solo lupi, cinghiali e caprioli, ma anche faine e uccelli come i corvi che in passato non si vedevano. "Ripeto - conclude lo specialista - se non volete i cinghiali e altri animali selvatici nella città basta non offrirgli da mangiare".

Ma la dimostrazione di quanto sia difficile fare rispettare questa norma arriva in diretta: una donna, mentre Marsan lancia il suo appello a non dare da cibo agli animali selvatici, si affaccia sul Bisagno e rovescia sacchi di pane ai piccioni sul greto del torrente.