 Non vale probabilmente i sedici milioni e mezzo che è stato valutato, c’è anche un ingaggio alto da mettere nel conteggio delle spese, ma Stefano Sturaro nel centrocampo timido del Genoa fa un figurone. Gli sono bastati due minuti per dimostrarlo, il tempo di entrare e segnare all’ex Perin e dare la spallata decisiva alla Juventus.
                    
                    Non vale probabilmente i sedici milioni e mezzo che è stato valutato, c’è anche un ingaggio alto da mettere nel conteggio delle spese, ma Stefano Sturaro nel centrocampo timido del Genoa fa un figurone. Gli sono bastati due minuti per dimostrarlo, il tempo di entrare e segnare all’ex Perin e dare la spallata decisiva alla Juventus. E’ stata una 'panchina d’oro' quella che ha fatto la differenza con i bianconeri. Non solo Sturaro, ecco pure Pandev. Il macedone cambia il match e trascina la Gradinata Nord fino al raddoppio. Ma su quella panchina d’oro c’è soprattutto Prandelli che non ha sbagliato una mossa. Fuori un Sanabria stanco e un po’ troppo leggero nei contrasti, e fuori pure un Lazovic generoso quanto impreciso e spesso inconcludente. Ora con una classifica più tranquilla si può guardare al futuro dove comunque non bisogna mollare. Dopo la sosta c’è la trasferta di Udine, poi l’Inter al Ferraris, quindi il Napoli e poi il derby. E sul domani della società il presidente Enrico Preziosi ha nuovamente smentito un suo interessamento verso il Palermo.
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