Niente stop all'area a caldo. È stata pubblicata oggi la decisione del Consiglio di Stato dopo l'udienza dello scorso 13 maggio che ha disposto l'annullamento della sentenza del Tar di Lecce relativa allo spegnimento dell'area a caldo del siderurgico ionico.Lo rende noto Acciaierie d'Italia che in una nota specifica che "vengono a decadere le ipotesi di spegnimento dell'area a caldo dello stabilimento di Taranto di Acciaierie d'Italia e di fermata degli impianti connessi, la cui attività produttiva proseguirà con regolarità".
Il primo commento è quello del ministro dell'Industria Giancarlo Gioprgetti: "Alla luce del pronunciamento del Consiglio di Stato sull'ex Ilva, che chiarisce il quadro operativo e giuridico, il governo procederà in modo spedito su un piano industriale ambientalmente compatibile e nel rispetto della salute delle persone".
"L'obiettivo - aggiunge il ministro - è rispondere alle esigenze dello sviluppo della filiera nazionale dell'acciaio accogliendo la filosofia del PNRR recentemente approvato".
Fiducioso anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: ""Il Consiglio di Stato dice no alla chiusura dell'area a caldo dell'Ilva di Taranto. Ora avanti con gli investimenti per dare un futuro all'acciaio italiano. Da Taranto a Genova fino a Novi Ligure".
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