politica

Posizione unanime degli amministratori locali liguri
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I sindaci non si sottraggono alle responsabilità che vengono loro affidate, "ma chiediamo al governo gli strumenti giusti che ci mancano per poter assolvere alle nostre funzioni". E' la posizione unanime degli amministratori locali liguri, emersa durante la riunione dell'Ufficio di Presidenza di Anci Liguria. Secondo il Dpcm del 18 ottobre i sindaci, di concerto con i Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica potranno disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie e piazze dove si creano assembramenti, consentendo l'accesso solo a chi deve raggiungere le attivita' commerciali o le case private.

"Noi i compiti li rivendichiamo,
ma devono essere accompagnati da mezzi finanziari e strumenti idonei a far rispettare i divieti. Non in tutti i Comuni abbiamo polizia locale a sufficienza, anche in quelli più grandi gli organici sono sotto stress e molto impegnati. Quello che chiediamo è maggiore chiarezza delle norme, capire come si controllano gli accessi agli esercizi commerciali e alle abitazioni e i supporti necessari in termini di risorse finanziarie e umane per far fronte agli accresciuti compiti oltre alla collaborazione fattiva con le prefetture sui territori per un efficiente coordinamento attraverso i Comitati", affermano i rappresentanti dell'Ufficio di presidenza.

"I Comuni non fuggono ma, come sempre, si rimboccano le maniche per trovare soluzioni, come hanno sempre fatto. Come ufficiali di governo, noi sindaci non ci sottraiamo a ciò che ci è demandato e individueremo procedure immediate per raggiungere i risultati indicati nel Dpcm", concudono i sindaci.