
Lo spiega il direttore del dipartimento di Igiene del Policlinico San Martino Giancarlo Icardi. "Sono persone che hanno avuto contatti con il Regno Unito. Avuto notizia della variante è scattata l'allerta per i nostri organi territoriali. Abbiamo monitorato le persone di ritorno dalla Gran Bretagna e sequenziato tutto il genoma e delle potenziali 11 persone positive alla variante inglese in 3-4 cluster, in 3 sono state riscontrate le mutazioni".
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