cronaca

Circa 50 persone dell'equipaggio in isolamento
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L'equipaggio della nave Rhapsody della Gnv attraccata alle Riparazioni navali a Genova è stato messo in isolamento dopo che un passeggero è risultato positivo al coronavirus una volta sbarcato a La Goulette in Tunisia lo scorso 27 febbraio. Immediatamente è partito l'isolamento con sorveglianza attiva con il personale sanitario che si sta occupando dell'equipaggio per capire se altre persone siano state contagiate.


In totale sono circa una cinquantina. La nave è presidiata dalla security portuale e dall'Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera). Le operazioni sono guidate dalla prefettura e dalla protezione civile. La nave si trova alle riparazioni navali e di conseguenza non c'erano passeggeri a bordo, tuttavia la preoccupazione è per i passeggeri che hanno fatto l'ultimo viaggia e che ora andranno contattati per verificare che non siano stati contagiati. Al momento nessuno può salire nè scendere dalla nave. 

Il personale sanitario è andato a prendere sei marittimi che erano tra i membri dell'equipaggio della Rhapsody e che si erano reimbarcati. Essendo contatti di 'caso', sono stati riportati a bordo della nave per la sorveglianza attiva in isolamento, insieme al resto dell’equipaggio. Coloro che fossero nel frattempo entrati in contatto con questi sei, sono considerati dai protocolli come 'contatti di contatto' e di conseguenza non sono previste nei loro confronti ulteriori misure. 

La compagnia Gnv spiega che l'uomo risultato positivo ha effettuato l’esame solo alcuni giorni dopo l’arrivo in Tunisia. La nave, che come pianificato da tempo è attualmente in sosta per lavori di manutenzione, "non è in quarantena, in quanto non vi sono casi effettivamente rilevati a bordo, tuttavia al fine di garantire l’isolamento con sorveglianza attiva dei marittimi domiciliati è stato temporaneamente inibito l’accesso a terzi - spiegano dalla Gnv -. Non risultano al momento segnalazioni di alcun tipo da parte dell’equipaggio e c’è un costante monitoraggio in collaborazione con le autorità preposte. La Compagnia spiega che è stato costituito un apposito comitato interno di coordinamento per "garantire la più efficace e tempestiva implementazione delle misure di prevenzione disposte e raccomandate dalle autorità competenti".


"Appena avuta comunicazione, ci siamo immediatamente attivati con gli uffici competenti del nostro sistema sanitario per effettuare le indagini epidemiologiche necessarie, collaborando con i referenti di Usmaf, la sanità marittima del ministero della Salute" dichiara la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale al termine della riunione che si è svolta in Prefettura che si è svolta con i rappresentanti della task force di Alisa e Asl3. Quanto alle indagini epidemiologiche, "si tratta di attività consolidate svolte dai nostri uffici di Igiene e Prevenzione per consentire il contenimento della diffusione del virus sul territorio ligure - aggiunge -. Anche per questa specifica situazione, verranno messe in atto le ormai note procedure previste di sorveglianza attiva in isolamento fiduciario obbligatorio".


"I 50 marittimi della Gnv Rhapsody devono rimanere in isolamento per altri 10 giorni" afferma all'Ansa l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone. "Stiamo valutando come portare avanti la quarantena. Due sono le possibili soluzioni: quarantena a bordo o ricovero in una struttura residenziale sanitaria privata a carico della compagnia", ha detto Giampedrone sottolineando di essere in contatto con Gnv e di aver trovato collaborazione. "E' in corso la ricerca di strutture - ha aggiunto Giampedrone - perché potremmo averne bisogno indipendentemente da questo caso". I marittimi sono in parte Italiani e in parte stranieri, soprattutto albanesi e filippini.