salute e medicina

L'immunologo del Gaslini: "Vaccini nei più piccoli? Potrebbero aver agito a loro difesa"
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Le percentuali di bambini che hanno contratto il Coronavirus in tutto il mondo restano bassissime. La pandemia che sta sconvolgendo il pianeta sembra toccare solo di striscio i più piccoli. I casi gravi e i decessi con Coronavirus sono rari. In Liguria i casi di bambini risultati positivi sono poche decine e per nessuno di questi si sono verificate complicazioni.

"E' verosimile che il loro sistema immunitario risponde in un modo totalmente diverso rispetto a quello dei più grandi, è quello che bisognerà studiare nei prossimi mesi anche prendendo spunto dai pazienti positivi per analizzare le loro risposte immunitarie" spiega Marco Gattorno, immunologo dell'ospedale pediatrico Gaslini di Genova.

In queste settimane di emergenza i medici del Gaslini hanno potuto mettere a punto un protocollo interno per la gestione dei pazienti pediatrici affetti da COVID-19: in età perinatale, pediatrica e negli adolescenti. Un protocollo nato per tutelare anche i piccoli pazienti più fragili, quelli cioè che presentano patologie genetiche, che stanno facendo terapie immunodepressive importanti come quelle reumatiche o infiammatorie in generale oppure pazienti oncologici. Anche in questo casi il Coronavirus sembra non incide in modo particolare su questo tipo di bambini.

L'immunologo Gattorno spiega ancora: "E' anche possibile che i casi particolarmente severi e rarissimi di Coronavirus che hanno colpito alcuni bambini possano essere legati a delle specifiche alterazioni genetiche. Esistono delle immunodeficienze selettive, bambini rarissimi che hanno un difetto genetico che li porta a una interazione di una proteina che serve per uno specifico batterio o virus per cui non si ammalano particolarmente per le altre infezioni ma si ammalano se incontrano quel particolare virus o batterio proprio perché gli manca una proteina fondamentale per difendersi. E' altamente possibile che i casi più gravi, eccezionali che si sono verificati nei più piccoli possano essere legati a mutazioni genetiche molto rare" precisa l'immunologo del Gaslini.

Poi c'è tutto il discorso legato ai vaccini a cui i bambini devono sottostare che potrebbero aver agito a loro tutela nei confronti del Coronavirus. Anche in questo senso certezze non ce ne sono ma è un'ipotesi che il mondo medico-scientifico tiene a mente e si prepara a studiare attentamente. "Una delle ipotesi è che siano stati allenati con le altre vaccinazioni che hanno fatto - spiega ancora Gattorno -. E' un'ipotesi che va verificata. E' possibile che la protezione verso le altre malattie potrebbe aver agito anche verso il Coronavirus" conclude.