cronaca

Alisa precisa: "Nessuna prova scientifica che siano veicoli del virus"
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 Anche la Liguria accoglie l'appello lanciato il 19 marzo dalla Protezione civile a che i cittadini non abbandonino i propri animali. In Liguria, si legge in una nota di Alisa, ad oggi "non si registrano incrementi dell'inqualificabile fenomeno dell'abbandono di animali, che peraltro costituisce un reato penale".

"A oggi non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia come cani e gatti possano diffondere il nuovo coronavirus - ha detto Roberto Moschi, responsabile del servizio di veterinaria di Alisa -. Per prudenza, si raccomanda comunque di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche anche dopo il contatto con i nostri animali.

Chiunque sia impossibilitato durante l'emergenza Covid-19 a mantenere il proprio animale domestico e a rispettarne il benessere attraverso cure e l'alimentazione e che non sia in condizione, per comprovate necessità, di rispondere alle sue necessità, per esempio in caso di improvviso ricovero in ospedale per malattia Covid-19, può attivare i servizi veterinari pubblici delle Asl che interverranno affinché agli animali sia garantito un adeguato ricovero, seppur temporaneo, fino alla restituzione al proprietario. Il Comune di pertinenza, in collaborazione con i servizi veterinari competenti per territorio, provvederanno al ricovero, alla custodia e all'affido temporaneo: per i cani, presso i canili comunali e, per gli altri animali, in strutture adeguate".

Anche i servizi di smaltimento di carcasse di animali domestici sono attività indifferibili: "Qualora in questi giorni il vostro amico a quattro zampe dovesse lasciarvi - conclude Moschi -, è possibile contattare i servizi veterinari della Asl di riferimento, che provvederà al ritiro delle spoglie del vostro animale in condizioni di sicurezza".