cronaca

Le rivelazioni dell'assessore Pietro Piciocchi sull'incidente di domenica 24 ottobre
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Sarebbero dell'autorità portuale di Genova i cavi crollati nella giornata di domenica dalla sopraelevata Aldo Moro, che si sono staccati per centinaia di metri danneggiando una cinquantina di auto e ferendo quattro persone, di cui tre finite al pronto soccorso.


Lo ha detto l'assessore comunale ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi rispondendo nella seduta odierna del consiglio comunale a un articolo 55, ovvero una richiesta di chiarimenti, presentato dal Movimento 5 Stelle sull'episodio che si è verificato domenica scorsa a Genova e in genere sullo stato di salute della strada Aldo Moro, dopo che Autostrade ha parlato di obsolescenza in un documento legato al futuro tunnel subportuale. "In base alle complicate ricerche di archivio effettuate dai nostri uffici, da Aster e dalla polizia locale dopo 48 ore dal fatto, possiamo dire che è emerso che la tesata di cavi, il fascio di tre cavi, che si è staccata dalla sopraelevata, è la stessa di cui si trova traccia in un'istanza del 1998 dell'Autorità portuale in cui l'ente chiedeva ai nostri uffici di poterla prolungare".


Il cavo era già stato sequestrato dalla magistratura e la Procura di Genova ha aperto un fascicolo d'inchiesta per atti relativi, cioè contro ignoti e senza ipotesi di reato. "Quanto accaduto domenica è un fatto di gravità inaudita - continua Piciocchi - e sollecita tutti a un potenziamento dei controlli e dei monitoraggi sulle grandi utenze, anche se le responsabilità giuridiche non sono le nostre, come possiamo dire di avere appurato".


Sulla vicenda è tornato il capogruppo del M5S Luca Pirondini, che ha dichiarato: "Ci sembra vitale chiarire una volta per tutte quale sia lo stato di manutenzione di quest'opera particolarmente importante per la nostra città. La nostra domanda è: l'amministrazione comunale è in grado di garantire l'assoluta sicurezza della Sopraelevata?”