cronaca

Avanti le indagini per capire la causa della morte della 18enne
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"Abbiamo piena fiducia nella procura e nei consulenti nominati. Il nostro consulente li affiancherà solo per fornire un contribuito all'accertamento dei fatti". Così l'avvocato Angelo Paone che assiste i genitori di Camilla Canepa, la studentessa di 18 anni morta nove giorni dopo avere ricevuto il vaccino AstraZeneca durante un open day. Dopo l'autopsia è stato dato il nulla osta per i funerali.

L'esame ha confermato la morte per emorragia cerebrale. I consulenti dei pm procederanno con gli esami istologici per chiarire cosa abbia causato il decesso. Sono tanti i nodi da sciogliere. I pubblici ministeri Francesca Rombolà e Stefano Puppo insieme all'aggiunto Francesco Pinto hanno chiesto ai due medici di capire se la giovane soffrisse di una malattia autoimmune e dunque se rientrasse tra i soggetti super fragili a cui doveva essere somministrato un siero diverso, se i medici vaccinatori abbiano raccolto tutte le informazioni correttamente. Se sia stato corretto somministrare i due farmaci ormonali dopo il vaccino e infine se vi siano state omissioni e colpe dei medici dell'ospedale di Lavagna e del San Martino. 


La famiglia, che ha mantenuto in questi giorni il massimo riserbo chiedendo rispetto per il proprio dolore, spera che la cerimonia funebre possa essere un momento privato senza la partecipazione di inviati di tv e giornali.