porti e logistica

"Le navi continuano ad essere rallentate dalle diverse misure di contenimento"
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 "Il governo ha deciso di salvare il trasporto aereo e affondare quello marittimo". E' l'accusa lanciata da Assarmatori. Nell'ultima versione del decreto Rilancio, spiegano, e' previsto un fondo di 150 milioni per la compensazione dei danni subiti dalle compagnie aeree nazionali per effetto della riduzione dei passeggeri durante l'emergenza Coronavirus, piu' 3 miliardi per la costituzione di una nuova compagnia di bandiera, mentre per le compagnie di navigazione "che i passeggeri proprio non li possono imbarcare", non e' previsto "alcun indennizzo o aiuto" oltre alla sospensione delle tassa di ancoraggio.


"Il governo si assumera' una grave responsabilita' in un Paese al centro del Mediterraneo, dove un sesto della popolazione vive su isole e il 90% della produzione di merci dipende dal trasporto marittimo per l'approvvigionamento delle materie prime o per la distribuzione del prodotto finito" sottolinea una nota di Assarmatori. La situazione e' pesante per le crociere, che nel 2020 avrebbero dovuto segnare il record sopra 13 milioni di passeggeri in Italia, invece sono ferme e alle prese con le difficolta' di rientro dei marittimi.

I traghetti continuano a trasportare le merci ma non potendo imbarcare passeggeri non riescono a compensare i costi. Infine container e rinfuse: "Le navi continuano ad essere rallentate dalle diverse e spesso contrastanti misure di contenimento decise dalle varie autorita' nazionali e di numerosi altri Paesi" denuncia Assarmatori. Il calo nei porti italiani supera il 30%, e si prevede peggiori.