Cultura e spettacolo

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A Palazzo Ducale dal 20 al 22 novembre
3 minuti e 19 secondi di lettura
di E.P.

Per il quarto anno consecutivo, torna a Palazzo Ducale dal 20 al 22 novembre la rassegna Visioni, tre giorni di dialoghi, esperienze e laboratori sul tema della progettazione culturale ed educativa per chi ogni giorno si impegna a costruire un pubblico curioso, consapevole e partecipe. Il tema scelto per questa edizione è Regolare l’obiettivo: non soltanto un gesto tecnico, ma un atto di consapevolezza, quello di scegliere cosa mettere a fuoco, decidere da dove guardare.

I primi due giorni, articolati in momenti di confronto teorico e laboratori pratici, sono rivolti a curatori museali, responsabili di servizi educativi, architetti e progettisti culturali, chiamati a riflettere su come mostre, musei ed eventi possano diventare luoghi di relazione autentica con il pubblico. Il terzo giorno è invece interamente dedicato al pubblico delle famiglie.

Giovedì 20, il programma 

Luca Dal Pozzolo apre la giornata invitando a progettare musei “con gli occhi degli altri”, davvero a misura di visitatore. Federica Pascotto propone la lentezza come metodo per riscoprire il dialogo con le opere, mentre Silvia Mascheroni riflette su come ogni sguardo, nel tempo, ci trasformi.
Giuliano Gaia sposta l’attenzione sul digitale, interrogandosi su ciò che ci sta sfuggendo nell’impatto delle nuove tecnologie, e Annalisa Cicerchia mostra come la cultura possa e debba misurare i propri effetti reali sulla società. Maria Camilla De Palma racconta la riscrittura del Museo delle Culture del Mondo, da sguardo coloniale a spazio di reciprocità.
Giovanna Brambilla attraversa la storia dell’arte sotto il profilo di opere che mettono in crisi il concetto stesso di visione, Barbara Schiaffino porta nel museo la meraviglia degli albi illustrati e Massimiliano Tappari gioca con l’idea che “guardare è anche guadare”, attraversando immagini e significati. Chiude Luigi Berio, con una riflessione sull’uso dell’intelligenza artificiale, dove il vero atto creativo è saper scegliere.

La giornata per gli educatori

Il venerdì 21 è dedicato a educatori, atelieristi e insegnanti e pensato come un laboratorio diffuso tra corpo, sguardo e parola. Le esperienze proposte intrecciano linguaggi diversi – danza, disegno, fotografia, arte visiva – per esplorare nuove forme di apprendimento e relazione con le immagini, gli oggetti e i gesti quotidiani. 
Dalla ricerca sul movimento di Giulia Zucchini, che invita a leggere il patrimonio culturale attraverso il corpo, alla pratica del “vedere oltre” di Daniela Pareschi, che libera lo sguardo dagli automatismi del quotidiano.
Con Massimiliano Tappari, la fotografia diventa racconto poetico e scoperta dello stupore “a km zero”, mentre Claudia Losi propone esperienze immersive tra ombre, materia e memoria, in dialogo con l’immaginario di Moby Dick e la mostra Moby Dick. La Balena, in corso a Palazzo Ducale.
Elena Iodice propone un laboratorio di esplorazione poetico-visiva attraverso il riferimento a opere di Morandi, Ghirri e Parmiggiani.
Infine, Diletta Zannelli guida un percorso sull’educazione allo sguardo, per fare della fotografia uno strumento di conoscenza, riflessione e cittadinanza attiva.
Il sabato, in conclusione, è invece tutto per bambini e famiglie e si articola in laboratori con scrittori, artisti, illustratori, performer, educatori e musicisti. Un mosaico di voci e sguardi diversi che danno forma, in modo concreto, alla ricchezza e alla complessità del tema di quest’anno.

Premio Rodari

Tra gli ospiti da non perdere, Daniela Pareschi - vincitrice del Premio Rodari 2025 nella categoria Albi illustrati con il libro Quello che non vedo – ci aiuta a liberarci dalla lettura automatica e stereotipata della realtà, attraverso semplici esercizi di disegno; Massimiliano Tappari, fotografo e poeta trasognato e irriverente, ci fa giocare con le immagini; Giulia Zucchini, educatrice e danzaeducatore® ci conduce a scoprire, anche con il corpo, la mostra Moby Dick. La Balena, in corso a Palazzo Ducale; Teresa Porcella, autrice, performer, progettista ed editor, trasforma, per i più piccoli, semplici fogli di carta in serpenti che si muovono e si trasformano; lo spettacolo musicale di Elisabetta Garilli Ensemble conclude il pomeriggio con un trionfo di suoni.

Prenotazioni

Le attività, ove non diversamente specificato, sono a ingresso gratuito su prenotazione al link www.palazzoducale.genova.it/prenotazioni

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