
“La vaccinazione degli over 80 per noi è prioritaria e la finiremo entro maggio grazie a un potente incremento che porterà a marzo tra le 19 e le 21 mila dosi settimanali per poi aumentare ancora nel mese di aprile – spiega Ansaldi – poi parallelamente inizieremo con gli ultra vulnerabili che sono la priorità numero uno della fase due”.
“La nostra idea è che nella seconda metà di aprile sarà possibile prenotarsi – racconta Ansaldi - parallelamente a maggio vorremmo che iniziasse la vaccinazione per i malati ultra-vulnerabili quindi ragionevolmente ad aprile faremo una campagna di comunicazione e probabilmente nella seconda metà di aprile sarà possibile prenotare e quindi dopo partiremo per la vaccinazione chiaramente tutto dipende dalle dosi che ci arriveranno perché la programmazione da aprile in poi come dire potrà e subirà sicuramente dei rimaneggiamenti, delle modifiche e degli aggiustamenti”.
Ma chi sono gli ultra vulnerabili? “Le priorità sono state stabilite dal Comitato tecnico scientifico e approvate in Parlamento, noi come Regione non possiamo prendere decisioni diverse – ci tiene a sottolineare il sub commissario di Alisa – si tratta di una categoria che è indipendente dall'età cioè tutti i soggetti al di sotto degli 80 anni che presentano determinate caratteristiche come: scompenso cardiaco grave; malattia respiratoria che necessita di trattamento con ossigeno; malato ematologico o oncologico; trisomia 21; fibrosi cistica etc (GUARDA LA TABELLA NAZIONALE). Si tratta di una serie di patologie riconosciute a livello ministeriale. Appena terminati gli over 80 vaccineremo questi soggetti”.
Nelle prossime settimane continuerà intanto la vaccinazione dei frontalieri con il vaccino Astrazeneca e inizierà la vaccinazione per forze dell’ordine e insegnanti. Tra oggi e domani sono previsti due incontri uno in Prefettura e uno in Regione proprio per definire questi aspetti.
Il professor Ansaldi ha poi voluto tranquillizzare chi segnala appuntamenti tra fine maggio e primi di giugno: “Nelle prossime settimane anticiperemo gli appuntamenti di quei cittadini che hanno avuto un appuntamento per fine maggio”.
A un anno esatto dall’inizio della pandemia anche nella nostra Regione con il cluster nell’albergo di Alassio e con il primo positivo ligure (LEGGI QUI) il professor Ansaldi ricorda quei giorni a partire da un incontro a Roma un mese prima il 25 gennaio poi il 25 febbraio: “Fine febbraio marzo per noi sanitari rappresenta un tunnel, chi non è dentro al sistema sanitario non può immaginare la pressione…francamente quelli che a distanza di un anno gridano punite i colpevoli non hanno veramente idea di quello che è successo”.
Dopo quello che è successo in Lombardia nella prima giornata di prenotazione e ieri a Torino con il sistema di prenotazione informatica in tilt che ha probabilmente mischiato date e numeri causando code, assembramenti e forti disagi il sub commissario di Alisa sottolinea l’ottimo lavoro di Liguria Digitale ammette che l’arte del mugugno è una nostra tipicità ma difende il lavoro svolto: “La campagna è partita come doveva partire, rispettiamo priorità del ministero, ci sono dei piccoli intoppi ma è la più grande campagna di vaccinazione della storia e con grandi problemi di approvvigionamento e stiamo facendo tutto il possibile”.
IL COMMENTO
Il nuovo Papa mantenga lo sguardo di Francesco sui detenuti
Il lavoro al centro della battaglia elettorale, ma Genova non ha bisogno di promesse