GENOVA - Un incontro a tu per tu con "I Gentiluomini di Voet", riuniti nella Galleria della Cappella di Palazzo Reale: l’obbiettivo della nuova mostra visitabile fino al 27 febbraio 2022 è quello di offrire allo spettatore un privato colloquio con i tre ritratti esposti del pittore fiammingo. "Si tratta della prima di una serie di mostre che vogliamo realizzare, partendo dai dipinti delle nostre collezioni", spiega Alessandra Guerrini, direttrice di Palazzo Reale. "In questo caso particolare abbiamo scelto il ritratto di Giovan Luca Durazzo che è stato un personaggio molto importante per la storia di Palazzo Reale del pittore Jacob Ferdinand Voet, a confronto con due dipinti della Galleria Spada di Roma". Durazzo, infatti, fu un abile e misurato politico, ambasciatore a Roma e Milano, a lungo inviato presso la corte del re di Francia di re Luigi XIV, da dove, sembra, portò a Genova la moda della parrucca. Suo fratello minore Eugenio acquistò l’edificio oggi noto come Palazzo Reale nel 1679 grazie al suo prestito.
In questo allestimento, Durazzo 'conosce' due nobili romani. "Si tratta di due dipinti che raffigurano Urbano Rocci in veste da pellegrino e del fratello Pompeo Rocci, due opere che spero il pubblico genovese possa apprezzare", commenta Adriana Capriotti, direttrice della Galleria Spada di Roma. Entrambi furono anche grandi mecenati e appassionati d'arte.
La cura dei particolari, dal merletto degli abiti alle conchiglie tipiche delle vesti del pellegrino fino alle voluminose parrucche: ci si immerge appieno nell’atmosfera del Grand Siècle, l’età europea del Re Sole. Il tutto nella splendida cornice di Palazzo Reale, aperto dal mercoledì al sabato al pomeriggio: l'accesso è compreso nel biglietto di visita al Palazzo. Un Palazzo che non ha nulla da invidiare a quelli della capitale. "Ci sono tanti riverberi dell'arte romana a Genova e dell'arte genovese a Roma, specialmente in questi palazzi barocchi così decorati e splendidi", commenta Capriotti.
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