Cultura e spettacolo

L'opera di Nino Rota in scena venerdì 13 dicembre alle 20
1 minuto e 3 secondi di lettura
di Dario Vassallo

Porte che si aprono e si chiudono mute protagoniste di vicende ricche di equivoci in un turbinio di situazioni divertenti e paradossali: sono tra gli stereotipi più classici del vaudeville, genere nato in Francia a fine Settecento, elementi che ritroviamo nel ‘Cappello di paglia di Firenze’ che andrà in scena al Carlo Felice da venerdì 13 di cui mostriamo le immagini in anteprima. Una farsa scritta da Nino Rota, noto soprattutto per le colonne sonore ma musicista a 360°.

Al Carlo Felice 'Il cappello di paglia di Firenze'

Travestimenti, gelosie e inganni

Tratto da una farsa di Eugène Labiche e Marc-Michel particolarmente adatta per una trasposizione operistica avendo già in sé molti degli aspetti narrativi tipici dell’opera buffa sette-ottocentesca, racconta le peripezie di un giovane prossimo alle nozze che vede il suo cavallo mangiare il cappello di paglia di una giovane donna in dolce conversazione con l'amante che ne pretende un altro per non creare dubbi al gelosissimo marito. Parte da qui la forsennata ricerca di un copricapo simile, ricca di malintesi e stravaganze. Insomma, travestimenti, gelosie e inganni che sul palcoscenico del Carlo Felice ci vengono mostrati con una scenografia ruotante che permette di trasformare la scena in ambienti differenti a seconda delle necessità della storia.

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