GENOVA - "Jeans means Genova", ma il jeans non rappresenta solo il passato della città che ha dato i natali ad uno dei tessuti più conosciuti e utilizzati al mondo, ma anche il presente e il suo futuro. Ne è un esempio la scommessa di una bottega storica come Lucarda, che da più di cent'anni rifornisce gli armadi dei genovesi ed è un punto di riferimento in quel via vai tipico di un porto di mare a Sottoripa: per la Genova Jeans Week 2024 ha deciso di lanciare due nuovi jeans made in Genova. Una sfida nuova per un locale che si tramanda di generazione in generazione ed è arrivato nelle mani di Elena Scovazzi, determinata a valorizzare la produzione locale, guardando alla storia e alla tradizione. Tra gli scaffali in legno dove il tempo sembra essersi fermato, si trovano ancora pantaloni vintage che arrivano dagli anni d'oro del jeans, quando dopo il successo americano era diventato un capo all'ultima moda che tutti dovevano avere. Nell'installazione artistica pensata proprio per la settimana del denim, si trova un pantalone degli anni Cinquanta che arriva dalla Cina e poi tanti modelli dalle lunghezze e forme differenti in base all'annata, provenienti dagli States. Ma Lucarda, negozio di marinai dove oggi i turisti spesso vengono a cercare un souvenir autentico, aveva anche una produzione artigianale ed è da lì che si è voluti ripartire.
"Abbiamo deciso di lanciare due modelli blu, con il jeans scuro non trattato. Quello da uomo lo abbiamo battezzato 'Pier', molo, e ha la palletta davanti proprio come la avevano i marinai un tempo", spiega nella puntata speciale che Primocanale Production ha deciso di dedicare al jeans. "Quello da donna, invece, è 'Cherry', ciliegia, per le impunture rosse che ricordano proprio il colore del frutto estivo".
I due capi saranno in mostra all'Agenzia delle Dogane di Genova, una delle nove location coinvolte per quest'edizione della Genova Jeans Week.
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