GENOVA - "La Guerra Grande che infuria nel mondo si combatte senza fini, intesi al maschile e al femminile. Cioè, senza scopi strategici né limiti di spaziotempo. Dunque, con approccio a-strategico e totalizzante all’uso dello strumento militare, pericoloso perché incurante degli effetti che produce". Sarà questo il focus del tradizionale appuntamento che Palazzo Ducale organizza insieme a Limes, la Rivista italiana di geopolitica che in questa occasione presenta il volume dal titolo Fine della guerra.
La Politica senza fine sabota la geopolitica: tre giorni di incontri dedicati ai temi salienti dell’attualità geopolitica con esperti italiani e stranieri che cercheranno di approfondire un tema – quello della guerra – più che mai attuale in molti scacchieri internazionali.
In particolare, a fare le spese di questa nuova concezione di conflitti “senza scopo” e potenzialmente infiniti è la tradizionale concezione della guerra come mezzo in vista di una pace vantaggiosa. Queste guerre sono sempre meno governabili, perché producono dinamiche autonome che hanno esiti spesso divergenti dalle intenzioni dei soggetti che le scatenano. Così come la guerra economica combattuta a colpi di sanzioni, che stratificandosi genera forme di adattamento agli embarghi semi-permanenti.
In un intenso week end di confronti moderati dal direttore Lucio Caracciolo e dagli altri esperti della redazione, l’undicesimo Festival di Limes intende esplorare modi per prevenire e disinnescare questa pericolosa deriva.
Come sempre, prezioso sarà l’ausilio delle carte di Limes che animeranno la mostra Linee spezzate. Vecchi e nuovi confini, presentata e commentata dall’autrice Laura Canali e dal resto della redazione. La mostra è aperta dalle 10 alle 19 in Sala Liguria. Ingresso libero.
Il Festival di Limes è a cura di Lucio Caracciolo, direttore di Limes, rivista italiana di geopolitica e rientra nell’ambito degli eventi di Genova Capitale Italiana del Libro.
IL PROGRAMMA - venerdì 10 maggio
ore 10 > Limes incontra le scuole
Il direttore Lucio Caracciolo e gli altri esperti della Rivista dialogano con gli studenti in un confronto aperto sulle tematiche del Festival e sulle altre questioni salienti del panorama geopolitico.
ore 17 > Inaugurazione mostra cartografica Linee spezzate. Vecchi e nuovi confini
con Laura Canali cartografa di Limes
ore 18 > Guerre per la pace e guerre per la guerra
Lucio Caracciolo introduce il Festival con una ricognizione del momento internazionale, specie sotto il profilo dei conflitti in corso, le cui dinamiche fanno da sfondo a questa edizione.
con Lucio Caracciolo direttore di Limes
ore 21 > America contro America
La deriva a-strategica della guerra deve molto all’affanno degli Stati Uniti, egemone in crisi di proiezione e identità. Come si manifesta questa crisi? Quali le implicazioni strategiche?
con Federico Petroni, consigliere redazionale di Limes e coordinatore didattico Scuola di Limes
Stephen Wertheim storico, Senior fellow all’American Statecraft Program del Carnegie Endowment for International Peace
sabato 10 maggio
ore 10 > Deglobalizzazione: l’economia come arma
La dibattuta “crisi della globalizzazione” è anzitutto crisi del mondo americanocentrico. Competizione tecnologica, guerre commerciali, de-dollarizzazione: sintomi e prospettive di un fenomeno epocale.
con Cinzia Bianco, research fellow su Europa e Golfo allo European Council on Foreign Relations
Francesco Giavazzi economista, professore di Politica economica all’Università Bocconi e visiting professor al MIT di Boston
Giulio Sapelli economista, storico, accademico e dirigente d'azienda
modera Fabrizio Maronta responsabile redazione e relazioni internazionali di Limes
ore 11.30 > La fine della politica
La guerra infinita è segno, dirompente ma non unico, della crisi profonda in cui versa la politica in ciò che chiamiamo “Occidente”. Come ci siamo arrivati? Come ne usciamo?
con Alessandro Colombo, professore di Relazioni internazionali nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano
Marco Follini politico e giornalista, già vicepresidente del Consiglio dei ministri
modera Lucio Caracciolo direttore di Limes
ore 15 > Come travestire la guerra infinita
Un’opinione sempre più diffusa postula che lo scontro tra Cina e Stati Uniti sia solo questione di tempo, in virtù di traiettorie e interessi fatalmente confliggenti. È davvero così?
con Henry Huiyao Wang fondatore e presidente del Center for China and Globalization (CCG)
Stephen Wertheim storico, Senior fellow all’American Statecraft Program del Carnegie Endowment for International Peace
modera Giorgio Cuscito consigliere redazionale di Limes e Responsabile relazioni esterne Scuola di Limes
ore 16.30 > Guerre della transizione egemonica: come finire il conflitto in Ucraina
Strenua difesa dall’aggressione russa, scontro per procura tra Washington e Mosca, tassello del confronto Usa-Cina. In Ucraina si intersecano partite cruciali, la cui deriva va scongiurata
con Łukasz Adamski storico, vicedirettore del Centro per il dialogo Juliusz Mieroszewski
Orietta Moscatelli caporedattore politica internazionale Askanews, coordinatrice Eurasia e iniziative speciali di Limes
Fulvio Scaglione giornalista, già vicedirettore di Famiglia Cristiana
modera Mirko Mussetti analista di geopolitica e geostrategia. Scrive per Limes
ore 18.30 > Dov’è la vittoria: le guerre mediorientali dopo Gaza
Il conflitto Israele-Hamas segna uno spartiacque. Per l’entità dello shock israeliano, l’enormità della rappresaglia, le ricadute regionali, gli effetti sullo Stato ebraico e sui suoi rapporti con gli Usa.
con Antonella Caruso coordinatrice di Limes per i paesi arabi e islamici. Ricercatrice associata all’Institut Montaigne
Abdolrasool Divsallar senior Scholar presso il Middle East Institute di Washington.
Meir Elran, ricercatore all’Institute for National Security Studies (Inss), capo dell’Homeland Security Program, già vicecapo dell’intelligence militare israeliana
modera Daniele Santoro coordinatore Turchia e mondo turco di Limes
ore 21 > Attualità di Sunzi: vincere (o non perdere) senza combattere
Lo smarrimento dell’Occidente non sembra trovare analogo riscontro in Cina. Malgrado le difficoltà, Pechino appare guidata da un’antica cultura strategica. È giunto il “secolo cinese”?
con Fabio Mini generale
Henry Huiyao Wang fondatore e presidente del Center for China and Globalization (CCG)
modera Giorgio Cuscito consigliere redazionale di Limes e Responsabile relazioni esterne Scuola di Limes
domenica 11 maggio
ore 10.30 > L’Europa senza America
Tra gli effetti del ripiegamento americano la sopraggiunta, relativa marginalità dell’Europa, chiamata a “cavarsela da sé” molto più che in passato. La faglia est-ovest. Quale futuro per la Nato?
con Magnus Christiansson senior Lecturer, dipartimento Studi di guerra, Swedish Defense University. Esperto di sicurezza nel Baltico
Giuseppe Cucchi generale, già direttore del CeMiSS, consigliere militare del presidente del Consiglio,rappresentante militare permanente dell’Italia presso Nato, Ue e Ueo
Michael Lüders giornalista e candidato alle elezioni europee per il partito Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW)
Pierre-Emmanuel Thomanndottore in geopolitica, autore, fondatore e direttore di Eurocontinent
modera Federico Petroni consigliere redazionale di Limes e coordinatore didattico Scuola di Limes
ore 12 > Come prevenire i conflitti: geopolitica, economia e diplomazia
Il ritorno al pensiero strategico presuppone recuperarne gli strumenti. L’economia come mezzo, non come fine. La geopolitica come antidoto all’ideologia. La diplomazia serve a intendersi con il nemico.
con Lucio Caracciolo direttore di Limes
Germano Dottori consigliere scientifico di Limes
Ettore Sequi presidente di Sorgenia, già segretario generale del Ministero degli Affari Esteri
modera Piero Schiavazzi vaticanista dell’Huffington Post. Docente di Geopolitica vaticana della Link Campus University
ore 15.30 > Guerra e storia: usi e abusi reciproci
Il trionfo delle “narrazioni” fa strame della presunta oggettività della storia.
Il labile confine tra storiografia e propaganda. Esiste un antidoto alla post verità?
con Virgilio Ilari storico, presidente Società italiana di Storia Militare
Luca Iori ricercatore presso l’Università di Parma, dove insegna Storia greca,
Storia della storiografia antica e Metodologie dell’indagine storiografica
modera Lucio Caracciolo direttore di Limes
ore 15.45 > Visita guidata alla mostra Linee spezzate. Vecchi e nuovi confini
con Laura Canali cartografa di Limes
ore 17 > Le guerre d’Africa
Il continente è in piena transizione. Oggetto di mutevoli influenze esterne ma percorso da un forte risveglio identitario, alimentato da una demografia esuberante. Quali conseguenze per noi.
con Mario Giro già viceministro degli Affari esteri della Repubblica italiana
Rahmane Idrissa ricercatore all’Università di Leiden, studia storia e società saheliane
Gildas Lemarchand specialista di questioni saheliane
modera Lorenzo Di Muro consigliere redazionale di Limes. Si occupa di India, Indo-Pacifico e America Latina
ore 18.30 > A-social media, impigliati nella Rete
L’impatto profondo dei social networks su vita associata, informazione, processo politico e pensiero strategico è
oggetto di crescente attenzione. Modeste proposte per non soccombere.
con Alessandro Aresu consigliere scientifico di Limes
Giuseppe De Ruvo dottorando in filosofia all’Università San Raffaele di Milano e collaboratore di Limes
Tal Pavel responsabile Cybersecurity Studies all’Academic College di Tel Aviv, fondatore e direttore
dell’Institute for Cyber Policy Studies
modera Agnese Rossi collaboratrice di Limes. Analista geopolitica e studiosa di filosofia
IL COMMENTO
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