GENOVA - I Cantori della Cappella Sistina, l’organista spagnolo Javier Sáez Docón, il francese Johann Vexo, l’italiano Simone Vebber, il tiorbista Francesco Tomasi sono i protagonisti della terza edizione del Festival Organistico Internazionale di Genova, “Arte & Musica nelle chiese della Superba”.
Quattro concerti in quattro chiese della città dal 21 maggio all’11 giugno 2024 per un viaggio alla scoperta della storia di Genova. Un programma unico, che non solo unisce la possibilità di ascoltare il suono di alcuni degli organi storici di cui Genova è ricca, valorizzato da musicisti di fama internazionale, ma permette di vivere il concerto immersi in luoghi che sono tesori d’arte e storia.
È la prima volta che la manifestazione si tiene in luoghi di culto come questi, custodi di organi monumentali costruiti in un periodo compreso tra il 1656 e il 1967: tre secoli di musica, dal Barocco al Novecento che percorrono anche il Festival con un aggancio alla contemporaneità grazie alle improvvisazioni previste durante l’ultima esibizione in calendario.
Si comincia martedì 21 maggio alle 21 presso la Chiesa di S. Anna (piazza S. Anna 8) con il concerto dei Cantori della Cappella Sistina, dell’organista Fabio Macera e di Francesco Tomasi alla tiorba, in un programma ispirato alla liturgia vespertina, esattamente come avveniva nelle Basiliche romane nel tardo Rinascimento. Il secondo appuntamento si terrà martedì 28 maggio con due concerti alle 17.30 e alle 21, presso la Chiesa dei SS. Cosma e Damiano (piazza di S. Cosimo) e vedrà l’esibizione del concertista spagnolo Javier Sáez Docón, docente presso il Conservatorio Superior de Castilla-La Mancha di Albacete, dedicato a compositori spagnoli attivi tra il XVII e XIX secolo. Sarà poi la volta del francese Johann Vexo, organista titolare della cattedrale di Nancy, che martedì 4 giugno alle 21 suonerà l’organo Mascioni della Chiesa di S. Maria di Castello (salita di S. Maria di Castello). Il festival si concluderà martedì 11 giugno alle 21 presso la Basilica di S. Maria Assunta di Carignano (piazza Carignano) con il concerto di Simone Vebber, docente al Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo.
È la prima volta che la manifestazione si tiene in questi luoghi di culto, custodi di organi monumentali costruiti in un periodo compreso tra il 1656 e il 1967: tre secoli di musica, dal Barocco al Novecento che percorrono anche il Festival con un aggancio alla contemporaneità grazie alle improvvisazioni previste durante l’ultima esibizione in calendario.
IL COMMENTO
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