Cultura e spettacolo

Il cinema Sivori ospita una rassegna, 'La forma del desiderio', dal 4 luglio al primo agosto
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Nel corso della sua carriera, contaminando i vari generi, ha affrontato i temi più disparati: i rapporti fra donne, l'ambiguità sessuale, la passione omosessuale (spesso trattata con tocco ironico e autoironico), l'amore e la critica alla religione. Nell'arco di quarantacinque anni il regista spagnolo Pedro Almodovar ha saputo insomma raccontare con l’arma della provocazione la vita e tutte le sue assurdità attraverso un cinema basato su emozioni e sentimenti, fra tragico e comico. Un maestro del melodramma dove l’assurdo spesso si tinge di normalità, qualcosa di davvero particolare tanto che in Spagna è stato coniato il termine ‘almodrama’.

Di questo grande artista vincitore di un Oscar e un Golden Globe per 'Tutto su mia madre', splendido apologo sulla solitudine e il lutto sempre appeso però a un filo d'ottimismo, al cinema Sivori sarà possibile rivedere dal 4 luglio al primo agosto, in una rassegna intitolata 'La forma del desiderio', cinque tra i suoi film più significativi cominciando domani con 'L'indiscreto fascino del peccato' che proprio quarant'anni fa suscitò scandalo e scalpore alla Mostra di Venezia raccontando di un convento le cui suore conducevano una vita fatta di eccessi, scrivendo romanzi osceni e spacciando e iniettandosi eroina.

Quello fu soltanto un assaggio perché sempre a Venezia nel 1988 Almodovar si impose definitivamente con 'Donne sull'orlo di una crisi di nervi' - un viaggio paradossale nel mondo dei sentimenti al femminile (in programma il 25 luglio) - portando alla ribalta tutto il cinema spagnolo e alcuni interpreti destinati a crescere come Antonio Banderas, Carmen Maura, Julieta Serrano e Rossy De Palma. Concludono la rassegna 'Che ho fatto io per meritare questo' (11 luglio), 'La legge del desiderio' (18 luglio) e 'Tacchi a spillo' (1 agosto). Per tutti i film a disposizione tre proiezioni: 16 – 18.45 – 21.15.