Oggi compie 75 anni John Carpenter, uno degli autori più rilevanti della cosiddetta New Hollywood nata negli anni settanta, non considerato come meriterebbe solo perché regista di un cinema di genere, l’horror, nonostante abbia lasciato un’impronta indelebile contribuendo a creare un immaginario collettivo che ha nutrito la fantasia di milioni di spettatori. Molto apprezzato in Europa ma poco amato nel suo paese perché il suo immaginario orrorifico si è sempre unito ad una fortissima critica alla società statunitense, come ha detto qualcuno ha trasportato in un ambiente urbano gli eroi e gli assassini dei western di Sergio Leone e John Ford. Un autore a tutto tondo – sceneggiatore, produttore, montatore, regista, compositore - e tra i primi a mostrarci un mondo globalizzato, città trasformate in prigioni e realtà dove bene e male non hanno confini tra loro.
Un mondo, il suo, con pellicole come Distretto 13, le brigate della morte, Halloween, 1997: Fuga da New York e La cosa, dove il cinema di genere va oltre il genere stesso e affronta temi molto più profondi. Tanto più incisivo perché ha avuto la bravura e l'accortezza di creare prodotti di largo consumo, apprezzabili da un pubblico il più vasto possibile, senza rimanere rinchiuso in una nicchia troppo intellettuale.
Di Carpenter vediamo la scena conclusiva di 'Fog' (1980), ambientato in una piccola cittadina sulla costa americana, Antonio Bay, in procinto di festeggiare il centenario della sua fondazione della città. Ma a mezzanotte in punto, mentre un banco di nebbia venuta dal nulla avvolge il paese, iniziano ad accadere episodi drammatici come lo sterminio dell'intero equipaggio di un peschereccio. Il prete della città scopre che cento anni prima proprio mentre sulla zona gravava una fitta nebbia i sei fondatori di Antonio Bay (fra cui il nonno) avevano fatto intenzionalmente affondare un veliero guidato da un certo Blake su cui viaggiava un gruppo di lebbrosi che volevano stabilirsi in una colonia vicina depredandolo poi dell'oro che si trovava a bordo, utile alla costruzione della città. Ora l'equipaggio del veliero è tornato per uccidere i sei discendenti di coloro che cent'anni prima avevano affondato la nave. Vediamo il momento in cui la nebbia si dirada e soltanto un parente dei sei colpevoli (proprio il prete) è rimasto in vita.
IL COMMENTO
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