Cultura e spettacolo

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Come ogni mercoledì il film del mattino lo scegliete voi telespettatori mandando un messaggio al 347 6766291 e oggi Massimo - nella pura tradizione natalizia - ci ha chiesto 'Il Grinch' di Ron Howard (2000) tratto da un libro molto famoso negli Stati uniti di Theodor Seuss Geisel, il più famoso autore per bambini degli Usa al punto di aver venduto più di 400 milioni di libri.

E' una fiaba ambientata nei giorni che precedono il Natale nel paese di Chinonso abitato dai Nonsochi. Solo un abitante non prova attrazione per questa festa, anzi la odia: è il Grinch, un essere verde, alto, spaventoso, che vive insieme a un cane, Max, che traveste da renna. In un paese dove tutti sono indaffarati soltanto a comprare e spedire regali la piccola Cindy Lou ha però il dubbio che questo non basti e allora cerca di cambiare le cose invitando alla festa proprio il Grinch che accetta l'invito anche se questa decisione fa riemergere le frustrazioni subite da piccolo quando era preso di mira e sbeffeggiato dai suoi compagni di classe. Decide allora di vendicarsi rubando tutti i doni stimolando però in questo modo il paese a riflettere sul vero significato della festa.

Il personaggio del Grinch sta ai bambini americani come Pinocchio sta (o è meglio dire stava, non so sinceramente quanti ragazzi leggano ancora il libro di Collodi) a quelli italiani ed è nella cultura anglosassone uno dei personaggi simbolo del Natale. Un film semplice in cui si innesta però una forte critica al consumismo, tanto che la vera felicità arriva solo quando gli abitanti si dimenticano dei regali rubati e scoprono come la cosa realmente importante sia stare accanto a chi vogliamo bene. Poi c'è anche l'irresistibile performance di Jim Carrey coperto da chili di trucco (4 ore al giorno per trasformarlo nel personaggio)