GENOVA - Un continuo via vai al Palazzo della Borsa e nelle altre 48 location di scolaresche in visita a Genova per il Festival della Scienza: 13 giorni di evento e centinaia di ragazzi che si sono prenotati con la propria classe per diventare scienziati per un giorno e analizzare i linguaggi tra uomo e macchina, tra animali e natura, tra matematica e tecnologia. Tra le novità, quest'anno presente la prima data sculpture che attraverso un qr code permette al pubblico di trasformarla. "Si chiama Organa ed è una intelligenza artificiale che rappresenta la biosfera", spiega a Primocanale Eleonora Di Francesco, animatrice del Festival della Scienza che accoglie i giovani visitatori all'interno del palazzo della Camera di Commercio.
"Utilizza suoni profondi e immagini in costante movimento per rappresentare il nostro pianeta, mai in equilibrio. Possiamo interagire con Organa attraverso il sito web, positivamente o negativamente, con il nostro smartphone"
Il gioco consiste nel mantenere in equilibrio la terra attraverso dei continui movimenti morbidi e lenti: chi non riesce fa diventare la scultura rossa e i suoni sempre più intensi, in un crescendo che lascia tutti gli spettatori a bocca aperta. E così con l'arte e la tecnologia si fa riflettere i giovani quanto i nostri movimenti impattino sulla terra e l'ambiente. "Si tratta di un'opera artistica capace di stupire, il nostro obbiettivo è quello di trasmettere il messaggio di rispettare l'ambiente e chiediamo sempre ai ragazzi se fanno delle azioni per preservare il pianeta, dalla raccolta differenziata al non sprecare energia con piccoli accorgimenti che se facessimo tutti avrebbero un risvolto positivo".
Ma poi spazio anche al machine learning, dato che a Genova abbiamo il Genoa Center all'Università di Genova che mette insieme le competenze informatiche e quelle matematiche, e alla robotica, nella mostra-laboratorio dell'Istituto Italiano di Tecnologia. A guidare i giovani è Chantal Usai, dottoranda all'Iit, che racconta di come il focus di quest'anno sia tutto sul linguaggio: "Linguaggio tra uomo e robot, qui facciamo sperimentare una comunicazione semplice di interazione tra bracci meccanici e le persone, senza che sia necessario conoscere il linguaggio della programmazione".
"C'è grande interesse da parte delle scuole, provenienti da tutta Italia, soprattutto nel vedere i progressi in questo campo"
E questi sono soltanto due degli esempi di un programma ricchissimo che animerà tutta la città fino al primo di novembre, un'edizione numero 20 da record e finalmente interamente in presenza tra laboratori, conferenze, eventi speciali organizzati dalla comunità scientifica nazionale e non solo.
IL COMMENTO
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