Cronaca

Irruzione delle guardie zoofile Oipa in una casa nel bosco in Valpolcevera: uno degli animali era morto, dentro anche 4 gatti di razza. Denunciato sessantenne
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Per rintracciare la casa nei boschi di Trasta le due guardie zoofile hanno impiegato una settimana: la prova che fosse l'abitazione giusta, usata per custodire cani commercializzati in modo clandestino, è arrivata dal guaire degli animali che vi erano prigionieri. In tutto quindici esemplari di razza tenuti in locali degradati e condizioni igieniche fatiscenti e visibilmente affamati.
In casa però non c'era nessuno, così per entrare ed effettuare un ingresso forzato le guardie zoofile di Oipa si sono recate in tribunale per richiederlo al magistrato di turno.
Solo ieri, 18 aprile, sono riusciti a entrare nella casa e salvare i cagnolini grazie al supporto dei Vigili del Fuoco, 15 cani perlopiù di taglia piccola, shih tzu e chihuahua.

In una parte dell'abitazione c'erano custoditi anche quattro gatti, maine coon, razza molto richiesta sul mercato clandestino degli animali da compagnia.

L'immagine più forte del sopralluogo dentro un contenitore in cui c'era la carcassa di un cane morto e sigillato in grosse buste di plastica.

Cani e gatti sono stati sequestrati e il proprietario degli animali segnalato alla Procura per vari reati come maltrattamento di animali e custodia di animali in condizioni incompatibili con le loro caratteristiche etologiche. Disposta inoltre l'autopsia per accertare le cause del decesso del cane deceduto.

L'uomo non è ancora stato rintracciato. Ai conoscenti ha sempre assicurato che lui ama i cani e li custodisce in modo adeguato: toccherà agli inquirenti stabilire la verità.

(Articolo in aggiornamento)

 

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