Cronaca

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Con la prima domenica di primavera riparte ufficialmente la stagione turistica 2022 in lungo le coste della Liguria.

È entrato in funzione il Cinque Terre Express, che garantisce treni ogni 15/20 minuti tra i famosi borghi della riviera spezzina, un servizio essenziale per i visitatori che registra un aumento di tariffa del 25% passando da 4 a 5 euro per ogni singola tratta, per i non residenti in Liguria. Aumenti che colpiscono anche i liguri con un 5% in più sugli abbonamenti e dell’8% sui biglietti ordinari.

Il viaggio tra Riomaggiore e Manarola, di solo 800 metri di galleria e della durata di meno di minuto, è probabilmente il più caro d’Italia.
Per fare un altro esempio una famiglia di due persone con due figli (di età compresa tra i 4 e i 12 anni) muovendosi da Monterosso verso Vernazza per andare a pranzo o cena nel borgo vicino deve spendere 30 euro solo per il biglietto del treno di andata e ritorno.

“Abbiamo un biglietto elevato per pochi chilometri di linea - commenta il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia - avevamo richiesto di sospendere gli aumenti tariffari per venire incontro alle difficoltà delle famiglie italiane. Sul turismo internazionale il costo maggiorato ha meno incidenza, per gli italiani invece temiamo diventi un disincentivo”.


Un costo che rischia di incidere pesantemente anche sulle attività turistiche, soprattutto bar e ristoranti, che devono comunque fare i conti con i rincari delle materie prime e delle bollette.

Se da un parte preoccupano gli aumenti dall’altra si cerca disperatamente del personale: cuochi, camerieri, personale addetto alla gestione e pulizia delle attività ricettive. Non si trovano facilmente giovani disposti a lavorare stagionalmente, così come mancano persone adeguatamente formate nel settore. Il problema è anche legato alla retribuzione, dato che in Italia i salari sono tra i più bassi d’Europa per tipologia contrattuale.
In sintesi, aumentano i costi, ma non gli stipendi.

Le Cinque Terre, principale meta turistica della riviera spezzina, ripartono, dunque, a rilento tra aumenti tariffari e ricerca del personale.
Le prenotazioni ci sono, ma si guarda con grande preoccupazione ai riflessi legati al conflitto in Ucraina, che anche per quest’anno terrà lontani i turisti d’oltreoceano.