Cronaca

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Si è reso protagonista di almeno tre aggressioni negli ultimi giorni
2 minuti e 30 secondi di lettura
di An.De.
Una guardia chiude la cella di un carcereTensione nel carcere di Pontedecimo

Non si ferma la furia di un detenuto di Pontedecimo che in pochi giorni ha aggredito una decina di agenti. L'ultimo episodio, verificatosi questa mattina, ha visto come vittima il Comandante di Reparto, colpito violentemente alla testa con un bastone improvvisato. L'uomo, di origini egiziane, aveva già lanciato un carrello contro un agente, ferendolo gravemente e causandogli una prognosi di diversi giorni. Non molto tempo prima, mentre era recluso nella casa circondariale di Marassi, si era reso responsabile del ferimento di otto poliziotti, con una prognosi cumulativa di 92 giorni per le vittime.

Violenza sessuale tra i precendeti del detenuto

L'uomo, condannato per reati di violenza sessuale e classificato come soggetto ad alta pericolosità, è stato trasferito a Pontedecimo per motivi di ordine e sicurezza, ma qui ha proseguito la sua escalation di violenza.

Secondo le ricostruzioni fornite dai sindacati, l'uomo ha prima aggredito il Comandante con un bastone alla testa, provocandogli una lesione che ha richiesto immediati soccorsi. Successivamente, si è barricato nella propria cella, devastandola completamente: sanitari distrutti, TV frantumata, mobilio ridotto in pezzi e plafoniere divelte. Ha persino utilizzato frammenti di ceramica come armi improvvisate, minacciando di morte gli agenti e gli altri detenuti, che a loro volta hanno paventato una protesta per solidarietà o paura.

Tensione nel carcere di Pontedecimo

La tensione nel carcere di Pontedecimo è palpabile da giorni. L'istituto, come denunciato dal sindacato OSAPP, è al collasso: sovraffollato, con carenze croniche di organico e priva di strumenti adeguati per gestire detenuti violenti. "Non è concepibile che il personale della Polizia Penitenziaria debba svolgere il proprio servizio in condizioni simili, con rischi quotidiani per l'incolumità fisica e mentale, nell’indifferenza delle istituzioni competenti", ha dichiarato Rocco Roberto Meli, Segretario Regionale OSAPP della Liguria.

"È inaccettabile che un singolo detenuto possa spadroneggiare impunemente, nel silenzio totale dei vertici locali e regionali. La situazione gestionale sarebbe ormai drammatica, se si considera l’inerzia e l’immobilismo dei vertici regionali e locali, che sarebbero sotto gli occhi di tutti. A pagare le conseguenze di questa grave crisi organizzativa è, come sempre, il personale della Polizia Penitenziaria, lasciato solo ad affrontare emergenze quotidiane senza strumenti né supporto."Meli ha dipinto un quadro desolante del sistema penitenziario ligure: "Gli istituti di Pontedecimo e Marassi sono completamente fuori controllo, con detenuti che impongono la loro legge e personale ridotto allo stremo. Da La Spezia a Sanremo, da Imperia a Chiavari, ovunque il caos regna sovrano".

 

L'Osapp rinnova con forza la richiesta di una immediata revisione dei vertici degli istituti interessati e chiede al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di inviare ispettori ministeriali per accertare le eventuali responsabilità e ripristinare la legalità, prima che si verifichi un episodio ancora più drammatico. "Serve una tolleranza zero verso i violenti, con inasprimento delle pene e trasferimenti in regimi stringenti", tuona Meli, evocando un intervento urgente per evitare che le carceri liguri diventino "piazze di spaccio e malaffare".

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