
Notte di violenza nel carcere di Marassi. Il bilancio è di otto agenti della polizia penitenziaria all'ospedale e una cella quasi distrutta.
Il detenuto li aspettava armato di lamette e pezzi di legno
Tutto è iniziato intorno alle 23, quando un detenuto in carcere per violenza sessuale si è barricato in cella e ha provato ad appiccare un incendio. Probabilmente un escamotage per far scattare l'allarme, tanto che all'arrivo degli agenti l'uomo li stava "aspettando" armato di lamette e piedi del tavolino.
La colluttazione ha portato a otto poliziotti feriti, trasportati al pronto soccorso.
La denuncia: "Serve accelerare sulla revisione del modello custodiale"
"Per salvare la vita al violento detenuto, la Polizia Penitenziaria conta ancora una volta feriti" denuncia Fabio Pagani, segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria. "Al personale di Marassi va il nostro pensiero, augurando una pronta guarigione e solidarietà. Infine, al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e al Ministero della Giustizia, chiediamo di accelerare sulla revisione del modello custodiale, ma anche di costituirsi parte civile nei procedimenti penali a carico di detenuti che abbiano aggredito e procurato lesioni permanenti agli operatori penitenziari e, conseguentemente, pure danni all'erario".
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IL COMMENTO
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