Cronaca

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Il sindacalista lo ha rivelato all'ennesima partecipata manifestazione indettta con il Calp per sostenere la flottiglia: "Se blocchiamo tutti i porti possiamo contribuire alla pace"
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di Michele Varì

“La lotta a sostegno di Gaza dei portuali di Genova, città medaglia d’oro per la Resistenza, è presa d'esempio in tutto il mondo: noi lavoratori proponiamo l'embargo portuale per tutte le merci da e per Israele e lanciamo un appello a unirsi agli altri sindacati”.

Il grido di Francesco Staccioli, del direttivo nazionale Usb, ha scosso stamane le migliaia di manifestanti che hanno preso parte presidio che ha bloccato il varco portuale di San Benigno a Genova dove si sono concentrati anche tre cortei di studenti partiti da piazza Montano a Sampierdarena, belvedere di Oregina e via Balbi, da dove si è mosso il corteo più numeroso che ha raccolto anche tanti cittadini, famiglie, lavoratori. In tutto in strada oltre 5 mila persone per la pace e per sostenere le imbarcazioni del Global Sumud Flotilla che stanno sfidando l'embargo di Israele facendo rotta per Gaza.
Soddisfatto il leader del Calp del porto Riccardo Rudino: “I numeri di queste manifestazioni dicono che la gente è arrivata finalmente a capire che bisogna dire basta al genocidio. Era giusto che il paese normalizzato trovasse un momento di riscatto di dignità e di coraggio, gli stessi valori che noi cerchiamo di raccogliere per sostenere la missione umanitaria della flottiglia”.

Il giorno di protesta, confermato nonostante l'allerta arancione per temporali, è durata sino al primo pomeriggio quando si è conclusa con un corteo a cui hanno preso parte cinquemila persone dirette verso il centro città e piazza De Ferrari. Presenti anche numerosi esponenti dell'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani.

“Oggi a Genova era previsto l’arrivo di una nave sospetta diretta a Israele - ha denunciato ancora Staccioli di Usb -, noi abbiamo detto alle istituzioni che è come buttare un cerino in una polveriera, allora lanciamo un appello a tutti i sindacati, anche alla Cgil, per scioperare contro le navi della guerra. Oggi in Italia ci sono 65 piazze piene per Gaza, fra cui Roma, Milano, Napoli, Cagliari, Livorno, un movimento di popolo che si è messo in moto da Genova, l’epicentro di questo terremoto, e io sono fiero che l’epicentro sia nella città medaglia d’oro per la Resistenza. Questa mobilitazione non è solo per i bambini che muoiono a Gaza ma è, dopo decenni di silenzio, per la nostra dignità di lavoratori".

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