
Dalla memoria di massa dei due taser modello X2 che hanno colpito Elton Bani, l'operaio 41enne morto a Manesseno (Genova) il 17 agosto, saranno estratti i dati sull'energia erogata. I due militari dell'Arma indagati per omicidio colposo (difesi dall'avvocato Mario Iavicoli) e il fratello della vittima (assistito da Cristiano Mancuso) potranno presenziare alle operazioni tecniche che si svolgeranno il prossimo 23 settembre in Procura. Dopo l'estrazione sarà quasi certamente un consulente esterno ad analizzare i dati. Gli accertamenti tecnici mirano da un lato a verificare il corretto funzionamento delle due pistole elettriche per escludere per esempio che abbiano erogato scariche più potenti di quanto consentito, dall'altro a fornire dati certi che saranno incrociati con la consulenza medico legale. Dai primi risultati dell'autopsia era emerso che Bani non aveva problemi cardiaci, uno dei fattori di rischio per chi viene colpito dai dardi del taser, ma nel sangue sono state invece trovate tracce di cocaina, altro elemento che potrebbe aver cagionato la morte dell'uomo attinto dalle scariche elettriche. La consulenza medico legale dovrebbe essere depositata a metà ottobre.
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