Cronaca

Per il 78,9% dei genovesi intervistati nel sondaggio di Primocanale/Tecnè la città è sporca e per il 55,7% la colpa è dello scarso senso civico dei cittadini: guardando la situazione di degrado in cui versano questi luoghi non ci si stupisce dell'esito netto
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GENOVA - I cocci di bottiglia in cima ai muri sono uno degli elementi caratteristici dei paesaggi liguri, quelli per strada invece non devono diventarlo. Così come i tanti oggetti di plastica abbandonati, i rifiuti ingombranti, spesso nascosti dietro macchine parcheggiate o bidoni perché non vengano notati, o i rifiuti organici degli animali, incolpevoli per l'inciviltà dei loro padroni. A Certosa alcune aree stanno sprofondando nel degrado per colpa di persone che, specialmente nelle ore notturne, abbandonano rifiuti in mezzo alla strada, commettendo veri e propri reati e mettendo a rischio la salute dei cittadini.

Nel parcheggio di interscambio in via della Pietra si sta formando una piccola discarica a cielo aperto nell'angolo più lontano dall'ingresso, dove sono stati gettati per terra materiali di ogni tipo. Amiu intende ripulire l'area ma per legge la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti vanno svolti successivamente all'analisi dei materiali, che è ancora in corso. Tra i tanti rifiuti ci sono pneumatici, una macchina guasta piena di bottiglie di birra vuote e oggetti in plastica, ante di mobili abbandonate. Una fotografia del degrado in cui versa un luogo che eppure è di pubblica utilità e continuamente frequentato.

Lo stesso discorso vale per il parcheggio in via Virgilio, all'ombra della salita di via Michelangelo Buonarroti, accanto alla fermata Brin della metropolitana. Qui, nonostante la presenza dei bidoni della spazzatura, vengono abbandonati rifiuti di ogni tipo, che si accumulano sotto le macchine parcheggiate rendendo complicata la pulizia dell'area. Dietro ai bidoni vengono inoltre nascosti rifiuti ingombranti, che eppure potrebbero essere consegnati direttamente agli operatori di Amiu, che effettua un servizio di ritiro gratuito.

Per il 78,9% dei genovesi intervistati nel sondaggio di Primocanale/Tecnè la città è sporca e per il 55,7% la colpa è dello scarso senso civico dei cittadini: guardando la situazione di degrado in cui versano questi luoghi non ci si stupisce dell'esito così netto. Amiu ha comunicato che provvederà al più presto alla pulizia delle due aree, nella speranza che in seguito tutti facciano la loro parte per mantenere il decoro e non si renda necessario un secondo intervento.

Ecco il comunicato di Amiu che, contattata da Primocanale, spiega le linee guida per quanto riguarda il conferimento e il ritiro a domicilio dei rifiuti, con sanzioni in caso di violazioni.

"Volere è potere e spesso si agisce per pigrizia oppure per non conoscenza dei servizi che AMIU offre: basta informarsi al call center (da rete fissa all’800.95.77.00 o al numero 010 89 80 800 da rete mobile) o sul sito amiu.genova.it.

Nello specifico gli inerti possono essere conferiti alle isole ecologiche di Genova se di provenienza domestica. Mentre le ditte edili hanno specifichi obblighi normativi di rivolgersi ad aziende che si occupano di macerie e di trasporto detriti che devono garantire certificazioni di corretto conferimento.

Per quanto riguarda i privati l'abbandono di materiale edile comporta sanzioni che vanno da un minimo di 300 euro a un massimo di 1.200 euro. Mentre l’abbandono di rifiuti e il deposito incontrollato di rifiuti da parte di titolari d’impresa o rappresentanti di enti non è soggetto a sanzione amministrativa, ma a denuncia penale con tutto ciò che questo comporta affrontare un processo.

Stesse sanzioni da 300 a 1.200 euro per i privati cittadini che abbandonano ingombranti e stessa denuncia penale per le ditte.

Gli ingombranti possono essere portati sempre gratuitamente alle isole ecologiche, al centro di raccolta di corso Perrone dedicato alle utenze commerciali (da febbraio aperto anche a quei privati che devono liberarsi di una quantità notevole di mobili e più in generale ingombranti, rifiuti elettrici e elettronici, ferro e legno), e agli Ecovan, 49 postazioni mobili a disposizione mensilmente in città secondo un calendario disponibile qui https://www.amiu.genova.it/wp-content/uploads/2021/12/calendario_ECOVAN_2021_aggiornato13122021.pdf.

Oppure si può optare con il ritiro gratuito a domicilio a piano strada su prenotazione telefonica (massimo tre pezzi alla volta ma ripetibile quante volte si vuole) o ancora a pagamento a domicilio e su appuntamento, quindi in casa, basta telefonare a spiegare che tipo di oggetti devono essere ritirati e viene fatto un preventivo".

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