Cronaca

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di Annissa Defilippi

Dopo due settimane, il ladro che ha rubato un computer da uno studio medico associato non sembra essersi fatto scrupoli, ignorando, con ogni probabilità, il vero valore dell’apparecchio: il suo contenuto. Il dispositivo, infatti, custodisce gli esami medici di tutti i pazienti.

Il furto si è verificato l’11 giugno in Via D’Albertis, nel cuore del quartiere di San Fruttuoso. Il ladro ha compiuto un gesto sconsiderato, rubando un computer portatile dall’infermeria dello studio senza curarsi minimamente del contenuto del dispositivo. È chiaro che l’unico interesse del responsabile fosse un possibile guadagno personale, senza alcuna attenzione per le implicazioni del suo atto. Tuttavia, mentre per il ladro il bottino si rivelerà di scarso valore economico, la perdita dei dati custoditi nel computer rappresenta un danno enorme per medici e pazienti, privando lo studio dell’archivio delle cure dei pazienti.

L’appello al ladro 

A seguito dell’accaduto, lo studio ha diffuso un appello diretto alla persona responsabile: “Fatto gravissimo. L’11 giugno è stato rubato dall’infermeria dello studio il computer portatile. Questo è un danno enorme per la comunità dei nostri pazienti. Il pc non vale molto, il ladro si sarà accorto che la scheda non gli frutta granché. Ma allo studio serve perché ci sono memorizzati gli esami eseguiti dai pazienti. Permetteteci di fare il nostro lavoro al meglio per tutti i pazienti: restituite il pc”. Poi l’appello: “Permetteteci di fare il nostro lavoro al meglio per tutti i pazienti”. Le forde dell’ordine, prontamente informate, hanno avviato le indagini per risalire all’autore del furto. Tuttavia, l’identificazione del responsabile si preannuncia complessa, data la mancanza di testimoni diretti e di registrazione di filmati di video sorveglianza. L’unica speranza è che il ladro, venendolo a sapere, ci ripensi.