Cronaca

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L'ex assessore avrebbe permesso allo spettacolo Dinner in the sky di iniziare l'attività prima di aver ottenuto la licenza di sicurezza
1 minuto e 36 secondi di lettura
di Annissa Defilippi

Tra i favori che l'ex assessore Sergio Gambino avrebbe fatto agli imprenditori compiacenti ce ne sarebbe anche uno ad "alta quota". Gambino avrebbe consentito allo spettacolo viaggiante "Dinner in the sky", una cena stellata a cinquanta metri di altezza, allestita al Porto Antico di iniziare l'attività prima di aver ottenuto la licenza sulla sicurezza. In più avrebbe rassicurato gli esercenti sul fatto che non sarebbero arrivati controlli il giorno dell'inaugurazione. E pensare che la nota stampa sull'evento recitava "Sicurezza al primo posto", invece - a quanto pare - nemmeno la gru era stata collaudata.

La cena ad alta quota con 22 persone senza controlli sulla sicurezza

È il 21 giugno del 2024 quando "Il ristorante più insolito del mondo", come è stato definito da Forbes, approda al Porto Antico. Per l'occasione, Sergio Gambino, in veste di assessore alla polizia amministrativa del Comune di Genova e quindi competente al rilascio delle relativa autorizzazione, secondo i pm, avrebbe permesso che la cena con venti persone alla tavola sospesa iniziasse sebbene non fosse stata ancora ottenuta la necessaria licenza di sicurezza. Gambino, sempre secondo l'accusa, avrebbe anche rassicurato gli imprenditori che non sarebbero stati fatti controlli amministrativi sulla gru il giorno dell'inaugurazione. 

Le altre accuse rivolte all'ex assessore Gambino

Non solo cene "panoramiche" tra le accuse ma anche appalti per la gestione dei minori non accompagnati, l'interessamento per bloccare una ispezione in un cantiere, pratiche burocratiche "velocizzate", la rivelazione in anticipo di ispezioni e persino spostamenti di transenne e fermate del bus per agevolare gli amici. L'inchiesta per corruzione è coordinata dall'aggiunto Federico Manotti insieme alla pm Arianna Ciavattini, con Gambino difeso dall'avvocato Rachele De Stefanis, sono indagati Francesco Fracchiolla, Luciano Alessi, Artan Taipi, Artur Marashi (indagato e poi assolto nella vicenda delle presunte estorsioni al Genoa e difeso dall'avvocato Mauro Casu) ed Enrico Malagamba.

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