Cronaca

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A Marsiglia i portuali si sono rifiutati di caricare la nave
1 minuto e 38 secondi di lettura
di Aurora Bottino
Foto dal profilo Facebook del presidente di Municipio Medio Ponente Fabio Ceraudo, presente alla protesta

È stato bloccato dal Collettivo autonomi dei lavoratori portuali a cui si sono aggiunti i lavoratori Usb varco Etiopia, una delle entrate nel porto di Genova a Sampierdarena.  La protesta è contro il rifornimento di armi e supporti bellici prodotti da industrie europee e destinato all'esercito israeliano, in concomitanza con l'arrivo (rimandato) a ponte Somalia della nave Contship Era, della compagnia israeliana Zim.

A Marsiglia i portuali si sono rifiutati di caricare la nave 

La nave era attesa nel pomeriggio di venerdì a Genova, dove per le stesse motivazioni rivendicate dai colleghi genovesi (la nave arriva infatti da Marsiglia) si sono mossi i lavoratori della Confédération générale du travail, uno dei più rappresentativi tra i sindacati francesi, che rifiutandosi di caricare ben 14 tonnellate di munizioni e componenti per mitragliatrici destinate ad Haifa hanno fatto ripartire la Contship Era vuota, come è arrivata poi nel capoluogo ligure.

Questa mattina presidio e corteo all'interno del porto 

L'appuntamento lanciato dai portuali e dal sindacato di base alle 9 questa mattina a varco Etiopia è stato dato "per verificare che, qualora arrivasse a Genova, fosse effettivamente vuota". Insieme ai camalli e ai lavoratori di Usb anche Emergency e gli studenti di Cambiare Rotta. Presente anche il presidente del Municipio Medio Ponente, Fabio Ceraudo, insieme alla neo consigliera comunale Sara Tassara. Circa duecento persone intorno alle 10:30 si sono mosse all'interno del porto per avvicinarsi alla nave. Dopo essere arrivati nella zona antistante la Contiship Era, il corteo è ripartito verso varco Albertazzi.

Genova, blocco al varco Etiopia contro il traffico di armi nei porti

Nel 2021 Papa Francesco aveva incontrato una delegazione del Calp

Nel 2021 il papa, al termine dell'udienza generale, aveva incontrato una delegazione del Collettivo, continuando a ringraziare i portuali genovesi per la scelta definita "coraggiosa" di non caricare le armi in transito verso lo Yemen.

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