Cronaca

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Quindici anni fa nella frazione di Sori il cacciatore Renzo Castagnola perse la testa perché rischiava di vedersi sequestrare i suoi cani e uccise Elvio Fichera della 4A e Paola Quartini della Lipu e poi si tolse la vita
2 minuti e 38 secondi di lettura
di Michele Varì

Quindici anni fa a Sussida nella frazione di Sori il cacciatore Renzo Castagnola perse la testa perché rischiava di vedersi sequestrare i suoi cani e dopo avere ferito la moglie uccise Elvio Fichera della 4A e Paola Quartini della Lipu e poi si tolse la vita.

Il ricordo degli amici della A4 

Ecco il ricordo degli amici della 4A, l'Associazione Amici Animali Abbandonati, dei due animalisti assassinati.

"12 maggio 2010-12 maggio 2025
Ciao Elvio
Ricorderemo per sempre la tua passione e il tuo impegno per gli animali, sei  stato ucciso barbaramente ucciso per difendere i loro diritti, la tua morte è stata una tragedia, ma continueremo a lottare per la causa che hai iniziato, tanti anni fa. Porteremo avanti il tuo sogno e l'associazione con orgoglio, continueremo a lottare per i più deboli con passione, proprio come ci hai insegnato
Guidaci da lassù caro Elvio.
Un grande bacio anche a Paola della LIPU che era con te in quel tragico giorno!
Clara, Patrizia, Alessandro, Sebastiano, Lorella, Claudia della 4A, l'Associazione Amici Animali Abbandonati".

DALL'ARCHIVIO STORICO DI PRIMOCANALE: IL SERVIZIO DEL TG DEL 12 MAGGIO 2010 - GUARDA QUI

Era il 12 maggio del 2010

Era il 12 maggio del 2010 quando Renzo Castagnola uccise a colpi di pistola due guardie zoofile che erano andate a notificargli una denuncia per maltrattamento di cani. A perdere la vita furono la guardia venatoria Paola Quartini della Lipu e la guardia zoofila Elvio Fichera della 4A. La tragedia si consumò nella zona di Sussisa nell’entroterra di Sori.

Castagnola, che faceva il cacciatore, poi in quello che ormai era più di un raptus di follia sparò e ferì anche alla moglie e si suicidò. Da quel tragico giorno sono trascorsi quindici anni ma chi ha conosciuto le due guardie non si è dimenticato di loro e della professionalità e dedizione che mettevano nello svolgere la loro funzione.

Spanò dei Verdi: "Non erano sceriffi, mancano a tutti"

Al loro ricordo si unisce Angelo Spanò, già consigliere provinciale dei Verdi che in una nota aveva ricordato così i due amici scomparsi: "Per tutti noi è stato uno shock tremendo, conoscevamo i valori umani di queste persone e la loro correttezza nello svolgere la vigilanza volontaria. Persone miti, di grande sensibilità, capaci di commuoversi per animali che non riuscivano ad aiutare o a esaltarsi quando al contrario riuscivano a salvare anche un piccolo animaletto. Sacrificavano il loro tempo e i loro soldi per un ideale, si alzavano al mattino presto per controllare il territorio. Non erano sceriffi, ma persone armate solo delle loro convinzioni e della conoscenza delle leggi, inermi di fronte allo squilibrio mentale di una persona che li colpiva ripetutamente. Anche se sono passati parecchi anni, sento ancora la loro mancanza, mi mancano le loro telefonate quotidiane e soprattutto la loro amicizia e la loro disponibilità. Per questi motivi, anche quest’anno ho ritenuto doveroso ricordarli. Ciao Paola, Ciao Elvio" aveva concluso Spanò.

Una carezza anche al vigile ambientalista Surace

Spanò che oggi nel ricordare Elvio e Paola ricorda con tanto affetto anche Francesco Surace, un commissario della polizia municipale della sezione Ambiente Territorio e guardia zoofila, mancato nel 2021 a 60 anni per una malattia: "Una grande persona che ha sempre dimostrato grande attenzione all'ambiente e agli animali".

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