Cronaca

In aula anche la mamma e il fratello di Sargonia Dankha
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di Alessandra Boero

E' stata chiesta la condanna all'ergastolo per Salvatore Aldobrandi, il pizzaiolo 75enne accusato dell'omicidio aggravato dai futili motivi e occultamento di cadavere della 21enne Sargonia Danhka, all'epoca dei fatti sua ex compagna. 

Al termine della requisitoria, durata poco meno di 4 ore, i pm Paola Marrali e Matteo Gobbi hanno chiesto il cosiddetto 'fine pena mai' per l'uomo che da inizio processo, si è sempre dichiarato innocente.

I fatti: 13 novembre 1995 Linkoping (Svezia)

I familiari non hanno più notizia di Sargonia da metà novembre del 1995 e i sospetti cadono immediatamente su Salvatore Aldobrandi legato sentimentalmente alla giovane. Aldobrandi finisce nel carcere svedese per un breve periodo ma, dal momento in cui le autorità svedesi non sono riuscite a trovare il corpo della 21enne, viene rilasciato.

La riapertura del cold case

La famiglia Dankha non crede alla sua innocenza, continua a pretendere venga fatta giustizia per Sargonia. Il caso si riapre e Aldobrandi, fermato a Sanremo, viene arrestato e condotto nella casa circondariale di Valle Armea, dove si trova tuttora. 

La giornata di oggi, al tribunale di Imperia, rappresenta l'inizio dell'ultimo capitolo di una pagina di cronaca complessa. La sentenza potrebbe arrivare entro la fine di questa settimana.

 

 

 

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