
Le chiavi del Consorzio idrico di Cipressa e Costarainera rimangono, almeno per il momento, nelle mani dei soci.
La diffida firmata dal presidente Ato, Claudio Scajola, attraverso la quale lo stesso intimava di consegnare a Rivieracqua la gestione, la rete, gli impianti e il personale non ha sortito gli effetti previsti.
" Questo provvedimento - ha dichiarato il legale del consorzio Giancarlo Giordano - è assolutamente illegittimo in quanto va a incidere anche3 su beni di proprietà privata. E' un esproprio mascherato da una presunta necessità di gestione del ciclo dell'acqua.
Abbiamo consigliato al presidente del consorzio di non opporre resistenza ad un eventuale intervento della forza pubblica, ha prevalso il buonsenso e che ha evitato una sfida muscolare. La polizia provinciale ha ritenuto opportuno soprassedere."
Per domani è prevista l'ennesima riunione per capire il da farsi. Certo è che è la situazione è molto più complessa di quanto si potesse immaginare. Il Consorzio non sembra intenzionato a cedere la benché minima 'goccia'.
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