GENOVA - Si è avvalso della facoltà di non rispondere il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti davanti al giudice Paola Faggioni per la nuova accusa di finanziamento illecito. Ieri Toti ha ricevuto una nuova ordinanza di arresti domiciliari per la vicenda degli spot elettorali passati sul maxischermo di Terrazza Colombo e pagati da Esselunga.
Nel frattempo l'avvocato di Giovanni Toti, Stefano Savi, ha depositato il ricorso in Cassazione contro la decisione del Riesame. I giudici la settimana scorsa hanno respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari. Gli Ermellini potrebbero fissare però la data dell'udienza non prima di settembre.
Ieri la nota di Esselunga: Con riferimento alle ultime notizie divulgate sui media relative ad accuse di presunto “finanziamento illecito per la vicenda di spot elettorali”, nonché di presunta “violazione della legge sul finanziamento ai partiti riguardo i 50 mila euro versati da Esselunga per spot pubblicitari della catena di supermercati sulla TV Genovese Primocanale, durante le elezioni comunali del 2022” Esselunga ribadisce, con la massima fermezza, che si tratta di affermazioni totalmente infondate. L'azienda ribadisce che non è stato effettuato alcun pagamento “sottobanco”, che la pubblicità sul maxi schermo è stata regolarmente pagata per il tramite del centro media, Media Italia Spa, che il prezzo pagato è congruo ed in linea con il mercato, che, per quanto emerge da prove documentali, il contratto è stato pienamente eseguito e che alcuna prestazione destinata ad Esselunga è stata effettuata in favore di altri".
IL COMMENTO
Genova e AirBnb, sì alle regole ma il turismo non è un mostro
Piaggio Aero, dietro la cessione nessuna strategia politica e industriale