Cronaca

Nel corso della notte di ieri i quattro sono passati all’azione: mentre la donna faceva da “palo” in strada, gli altri 3 sono entrati in un appartamento mettendolo a soqquadro e prendendo tutto il possibile
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GENOVA - È stata arrestata una banda di georgiani composta da 3 uomini e una donna colti in flagranza di reato mentre commettevano un furto in appartamento nel quartiere di Albaro.

Erano già alcuni giorni che gli investigatori della Squadra Mobile, nell’ambito dei costanti servizi di contrasto al fenomeno dei furti in abitazione, stavano monitorando i quattro soggetti, apparsi sin da subito sospetti. Grazie all’attento monitoraggio si era potuto constatare che i quattro avevano svolto diversi sopralluoghi, evidentemente finalizzati a commettere poi dei furti in appartamento, con lo scopo di verificare se in casa fossero o meno presenti i proprietari. A questo fine si è notato che utilizzavano anche alcuni escamotage, come apporre segni sulle porte.

Nel corso della notte di ieri i quattro sono passati all’azione: mentre la donna faceva da “palo” in strada, gli altri 3 sono entrati in un appartamento mettendolo a soqquadro e prendendo tutto il possibile. Immediatamente sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile che hanno fermato i 4 soggetti, trovati in possesso di gioielli e banconote rubati poco prima nell’appartamento, nonché tutto lo strumentario utile a forzare ed aprire le porte degli immobili. Infatti, uno dei complici aveva addosso uno strumento atto a replicare le chiavi di porte blindate, le cosiddette “chiavi bulgare”, mentre un altro un grosso cacciavite.

Nel corso della perquisizione svolta all’interno dell’appartamento che aveva in uso la banda, luogo utilizzato come covo dagli indagati, sono stati trovati altri oggetti preziosi, sulla cui origine sono in corso approfondimenti investigativi. Oltre a ciò è stato trovato il contenuto di un cesto regalo che si trovava nell’appartamento appena svaligiato, tra cui anche un pandoro.

Nel corso della mattinata di ieri i quattro sono stati condotti in carcere, a disposizione dell’A.G.