Cronaca

Organizzavano finti incidenti per truffare le assicurazioni a discapito di ignari automobilisti. Gli investigatori hanno eseguito in tutto sette misure cautelari
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GENOVA - Organizzavano finti incidenti per truffare le assicurazioni a discapito di ignari automobilisti. Gli investigatori del commissariato di Genova Sestri Ponente, diretti dal dirigente Fabio Occhi, hanno eseguito sette misure cautelari: ai domiciliari sono finiti due fratelli di 40 e 35 anni titolari di una carrozzeria di Borzoli (difesi dall'avvocato Matteo Carpi) mentre per cinque persone è stato disposto l'obbligo di presentazione in commissariato. Le indagini, svolte insieme agli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Liguria e l'ausilio dei poliziotti della Polizia Scientifica, hanno scoperto un vero e proprio sistema che ha fruttato almeno 100 mila euro.

Gli investigatori hanno documentato almeno 17 episodi ma si stima che possano essere molti di più, per un valore di 500 mila euro. L'officina è stata sequestrata. Oltre alle persone sottoposte a misure ci sono anche due avvocati indagati che avrebbero provveduto al disbrigo pratiche e che si interfacciavano con le compagnie assicurative. L'indagine è partita nel 2021 dopo la querela di un automobilista che spiegava di avere ricevuto una raccomandata dalla propria compagnia assicurativa che lo informava che la sua vettura era stata coinvolta in un incidente stradale, in realtà mai avvenuto.

Gli agenti hanno così scoperto che i titolari della carrozzeria organizzavano falsi incidenti, individuando falsi testimoni e soggetti apparentemente coinvolti nel sinistro. Nel finto incidente venivano coinvolti ignari automobilisti a cui venivano fotografate le targhe. I due fratelli compravano a poco auto mal messe entrate nel registro delle auto storiche e facevano finta che fossero state danneggiate. Con i soldi delle assicurazioni le mettevano a nuovo e poi le rivendevano a prezzo quintuplicato.