Cronaca

Ma il procuratore Piacente ha già annunciato che farà ricorso e le indagini della polizia proseguono
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GENOVA - "Me l'hanno uccisa un'altra volta...".
L'ha detto in lacrime ai poliziotti Silvana Smaniotto, la mamma di Nada Cella quando il giudice Nutini ha sancito che la presunta assassina della figlia e il commercialista Soracco e la madre accusati di averla favorita, indagati a 28 anni dal delitto, non saranno processati.

Silvana poi è stata accompagnata, scortata da agenti e familiari, negli uffici dell'aliquota della polizia: qui, lontano dai giornalisti altre lacrime, ha pianto ancora Silvana, che poi all'uscita dirà a Primocanale che "la sconfitta non è nostra ma della giustizia", e hanno pianto anche l'altra figlia, la sorella maggiore di Nada, Daniela, e sua figlia Eleonora, che ha l'età di Nada e a lei somiglia in modo impressionante.
Ha pianto, anche se il suo è un pianto di rabbia, anche Antonella Delfino Pesce la lucida criminologa che nel 2021, a 26 anni dal delitto, ha permesso di riaprire il caso.
Un delitto avvenuto il 6 maggio del '96 in via Marsala a Chiavari. Un cold case che però, nonostante tutto, non è ancora chiuso.
Lo ha garantito il procuratore capo Nicolo Piacente che ha già annunciato l'opposizione, lo ha fatto capire anche il sostituto procuratore Gabriella Dotto che per oltre due anni ha condotto le indagini dei poliziotti della omicidi. "Aspettiamo le motivazioni, ma faremo senz'altro appello" ha riferito.

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