Cronaca

Primocanale raccoglie il grido d'allarme degli abitanti della zona che dodici mesi fa fu teatro di un terribile fatto di cronaca partorito da follia e degrado
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GENOVA - Nella notte fra l'1 e il 2 novembre dell'anno scorso in vico Mele l'artigiano Evaristo Scalco uccise con una freccia Javier Alfredo Miranda Romero, papà peruviano colpevole solo di festeggiare la nascita di un figlio facendo fracasso con gli amici sotto le finestre di inquilini esasperati dalla malamovida e dalla presenza di spacciatori.

Un omicidio volontario che ha fatto finire al centro dell'attenzione quell'angolo di centro storico degradato posto fra la Maddalena e via San Luca.

Quasi un anno dopo Primocanale è tornato in diretta in vico Mele e ha dato voce agli abitanti del palazzo dove abita l'assassino e che hanno vissuto sotto i loro occhi la tragedia.

Nelle parole dei cittadini la conferma che nonostante le tante promesse lì la situazione non è migliorata: spaccio, prostituzione, malamovida, risse, la vita in vico Mele è impossibile. E chi può preferisce andare via.

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