Cronaca

L'infermiera del San Martino costretta a usare l'auto per raggiungere l'ospedale nei turni della notte, il tassista che deve fare quadrare i conti, ma c'è chi ricorda come i politici del governo avevano garantito la cancellazione delle accise
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GENOVA -Il caro carburante fa male e condiziona l'estate dei genovesi. Anche se a Genova per ora i prezzi del self service rimangono sotto i due euro al litro. Schizzate in alto invece le tariffe per chi preferisce farsi servire da un benzinaio.

Fra gli automobilisti che mugugnano intercettati nei distributori della Foce e di Albaro c'è chi propone lo sciopero del pieno (in alto a sinistra), e chi deve partire per le vacanze e chi la benzina la deve fare per andare a lavorare, è il caso di una infermiere del reparto della camera iperbarica dell'ospedale San Martino (nella foto in basso).

Non mancano gli automobilisti che ricordano che i politici del governo, dalla premier Meloni al ministro Salvini, avevano garantito con tanto di  video sui social la cancellazione delle accise per calmierare i prezzi dei carburanti.
Fra i più colpiti dal caro carburante, i tassisti, ora più che mai costretti a fare equilibrismi per quadrare i conti, come conferma un conducente (in basso a destra) di un'auto pubblica che precisa: "Per fortuna quest'estate ci sono tanti turisti stranieri".