Cronaca

A settembre, il Ce.Sto intende organizzare un torneo di calcio dedicato ad Abdalla, coinvolgendo affetti, persone e realtà che lo hanno incontrato lungo il percorso. "Un torneo nel campetto dei Luzzati, dove lui stesso amava giocare" si legge nel comunicato
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GENOVA - Ai Giardini Luzzati di Genova è arrivato un albero speciale, in onore di Mahmoud Abdalla, 19enne egiziano arrivato nel 2021 con un barcone e ucciso dai suoi datori di lavoro, ora in carcere.

L'albero in questione è una Ceiba speciosa, della famiglia delle Malvacee.

"Questo albero, arrivato ai Luzzati grazie alla collaborazione con Michelini Vivai Garden - si legge nel comunicato della cooperativa Il Ce.Sto -, vuole essere, fuori da ogni possibile prematura strumentalizzazione, propaganda e strumentalizzazione, un messaggio di speranza, un simbolo e una possibilità di riflessione comune. L’idea di piantarlo giunge infatti dopo la drammatica morte di Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla, brutalmente ucciso solo pochi giorni fa". 

Abdalla era stato ospite per qualche mese del “progetto autonomia” del Ce.Sto e la sua scomparsa ha lasciato operatori e operatrici della cooperativa sgomenti di fronte alla dilagante “cultura della violenza”.

Non si tratta di un albero qualunque: arriva da lontano, ma sa adattarsi ai climi temperati. È stato scelto per le sue particolari caratteristiche. Il tronco è leggermente rigonfio nella parte inferiore, in grado di raccogliere e accumulare acqua utile alla sopravvivenza dell’albero nei periodi di siccità. Inoltre, possiede grosse spine coniche. I fiori, bellissimi, hanno petali ricchi di sfumature tra il rosa, il rosso, il giallo e il marrone. Questi spuntano solo quando l’albero è davvero “maturo”, pronto a fiorire. 

"Un albero giovane, quello ai Luzzati, come giovani sono spesso i ragazzi e le ragazze che arrivano in Europa da altri paesi, carichi e cariche di sogni e aspettative per il futuro. Come nella Ceiba Speciosa, il “fusto” di queste giovani vite, parzialmente affidate a sistemi temporanei di accoglienza, è spesso già munito di “spine”, ma anche di un potente serbatoio di speranze, di esperienze che possono e devono diventare possibilità. Anche loro fioriscono, col giusto tempo, possono spostarsi, riadattarsi a contesti diversi, se c’è un sistema capace di averne cura, se il sistema non li tradisce".  

A settembre, il Ce.Sto intende organizzare un torneo di calcio dedicato ad Abdalla, coinvolgendo affetti, persone e realtà che lo hanno incontrato lungo il percorso. Un torneo nel campetto dei Luzzati, dove lui stesso amava giocare.

 

 

 

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