Cronaca

Tre giorni e mezzo di navigazione per i 13 migranti arrivati alla Spezia. Resta da confermare la ripartizione dei profughi che andranno probabilmente a Genova e Savona.
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LA SPEZIA - Terzo approdo alla Spezia per la Geo Barents, nave di ricerca e soccorso della ong Medici senza Frontiere, dopo gennaio e maggio. I 13 migranti salvati sabato mattina mentre, secondo quanto riferito dall'organizzazione, si trovavano a bordo di un gommone in acque maltesi hanno raggiunto la banchina di Molo Garibaldi intorno alle 14. Lo sbarco si è concluso dopo circa due ore e sono scesi a terra: tre minori sud sudanesi adolescenti, tra i 14 e i 17 anni, un ragazzo palestinese e due nuclei familiari siriani, un minore con zii e due genitori con un figlio maggiorenne. Resta da confermare la ripartizione dei migranti, che coinvolgerà probabilmente i centri di Genova e Savona. I migranti sono partiti tre giorni prima dalla Libia ed erano in 14 ma un giovane siriano di 23 anni è caduto in mare ed è disperso. Il giovane provava a recuperare una tanica di benzina finita fuori bordo, secondo quanto raccontato dagli altri profughi a Medici senza frontiere.

"I profughi stanno fisicamente bene ma hanno assistito alla morte di un ragazzo davanti ai loro occhi. Non avevano più benzina, non sono riusciti a recuperarlo. È un evento traumatico che si porteranno dietro per tutta la vita" ha spiegato il capomissione della Geo Barents Juan Matias Gil che è intervenuto anche in merito all’assegnazione del porto spezzino che gli ha comportato tre giorni e mezzo di navigazione: “Un mercantile con 50 persone è sbarcato a Pozzallo, noi che siamo una Ong siamo dovuti venire fino qui. Sosteniamo costi elevatissimi, solo di benzina un viaggio così costa 60-70 mila euro. Queste imbarcazioni possono ospitare sino a 600 persone, certo occorre un approccio con umanità al problema, queste barche servono per salvare vite".  I migranti hanno raccontato all'equipaggio che sarebbero stati avvicinati per due volte durante la traversata, una volta da un mercantile che ha fornito loro cibo e acqua, la seconda volta da quella che sarebbe stata la Marina maltese che avrebbe fornito loro carburante per proseguire il viaggio verso l'Italia.

I migranti sono stati accolti dal campo installato sul molo da Caritas diocesana e Croce Rossa e dopo i controlli della questura verranno destinati a strutture in Liguria. Intanto al varco di accesso del porto al Canaletto è in corso la manifestazione Welcome Refugees, con partiti del centrosinistra e associazioni. "Siamo convinti che anche questa volta la città e le associazioni sapranno dare accoglienza e solidarietà. Hanno affrontato ulteriori giorni di navigazione a causa del Decreto Naufragi. Viene a galla il più terribile significato del governo Meloni, rendere l'attività preziosa delle ong nel Mediterraneo del tutto antieconomico" ha detto il segretario provinciale del Pd Iacopo Montefiori.  "Far fare tre giorni di navigazione in più significa mettere ulteriormente a repentaglio la vita di queste persone – ha aggiunto il segretario generale della Cgil della Spezia Luca Comiti -. Dobbiamo continuare a rappresentare quelle che sono le storture di questo governo". A bordo con i migranti anche 29 membri d'equipaggio e 9 tra rappresentanti della ong e media.