IMPERIA - Un'azienda 'estero-vestita' che operava in un paese dell'Unione Europea ma che, di fatto, aveva il centro decisionale e amministrativo in provincia di Imperia, e per questo avrebbe dovuto pagare le tasse in Italia, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza che ha segnalato una presunta evasione per circa 12 milioni di euro, da sottoporre a tassazione.
E' questo il risultato più eclatante dei 227 controlli fiscali e verifiche attuati dalle Fiamme Gialle in provincia di Imperia nei primi sei mesi del 2023: controlli che hanno portato a segnalare un'imposta evasa stimata di circa 16 milioni di euro ed un'imposta sul valore aggiunto constatata per circa 18,5 milioni di euro. Trentotto gli evasori totali individuati, esercenti attività d'impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco, e novantasette lavoratori in 'nero' o irregolari.
Nel corso del primo semestre, inoltre, le Fiamme Gialle hanno denunciato trentacinque persone per reati tributari; mentre sono stati trentotto gli interventi in materia di accise e a tutela del mercato dei carburanti che hanno permesso di sequestrare 691 chilogrammi di prodotti energetici. Cinquantacinque sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d'imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza. Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato al sequestro di 9 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e all'arresto di una persona.
IL COMMENTO
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